Saman Abbas, il padre al processo ma in videocollegamento. Perché ha accettato

Shabbar Abbas è il padre della ragazza morta a Novellara: l’uomo si trova in carcere nel Pakistan e ha accettato di partecipare al processo in video. 

Il padre di Saman Abbas, ragazza trovata morta dopo mesi di ricerche in provincia di Modena, ha accettato di partecipare al processo in videocollegamento. L’uomo si trova in Pakistan ed è attualmente in carcere con l’accusa di aver avuto un ruolo nella morte della figlia Saman.

Saman Abbas
Saman Abbas e la vicenda sul caso della giovane uccisa a Novellara (ANSA)

Con il via libera dal Pakistan, inoltre, potrebbe anche essere ascoltato in aula, così da esporre la sua versione dei fatti in merito a quanto accaduto a sua figlia. Una vicenda dai contorni poco chiari e sulla quale bisognerà fare luce.

La vicenda

Shabbar Abbas è il padre della giovane uccisa a Novellara fra il 30 aprile e il primo maggio 2021. L’uomo ha accertato di partecipare al processo per l’omicidio della figlia 18enne in videocollegamento: attualmente si trova in carcere ad Islamabad, in Pakistan.

Il padre di Saman Abbas è attualmente detenuto e in attesa di estradizione, nei giorni scorsi la scarcerazione su cauzione è stata negata dal giudice che si è espresso sul caso.   L’autorizzazione è giunta da poco in Pakistan e ora non resta che attendere la prossima udienza fissata per il prossimo lunedì 11 aprile.

Shabbar Abbas padre Saman
Shabbar Abbas è l’uomo in carcere per la morte della figlia Saman (ANSA)

In quella circostanza si dovrà discutere sulla fattibilità di natura tecnica del videocollegamento, poi dare l’ok per quanto potrebbe accadere. Intanto l’udienza del dibattimento è prevista per il prossimo venerdì 14 aprile presso la Corte d’Assise di Reggio Emilia.

Il padre della vittima ha intanto offerto la sua disponibilità ad essere presente durante il processo che lo vede accusato di omicidio. L’autorizzazione è arrivata durante la mattinata di martedì 4 aprile 2023 da Islamabad, proprio lì dove l’uomo è attualmente in carcere dallo scorso mese di novembre. In questo caso il detenuto è in attesa di estradizione, ma la situazione in tal senso non si è ancora sbloccata.

Gli accusati

Saman Abbas è la ragazza scomparsa e ritrovata morta, a distanza di mesi, all’interno di un casolare abbandonato nelle campagne di Novellara, in provincia di Modena. Di lei si erano perse le tracce da mesi, poi la tragica scoperta. Per la morte della giovane ci sono attualmente cinque indagati. L’esecutore materiale del delitto, nonostante abbia negato tutto, sarebbe lo zio Danish Hasnain.

Avrebbe agito insieme ai cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomunhulaq, ricevendo l’autorizzazione dai genitori della vittima. Shabbar Abbas si trova in carcere, la moglie e madre di Saman si chiama Nazia Shaheen ed è ancora latitante. Saman Abbas fu strangolata e il suo corpo sotterrato in una buca nel casolare non distante dalla casa in cui viveva con la famiglia, per essere ritrovata a distanza di tanti mesi.

Carabinieri Novellara
I carabinieri nel casolare dove è stato trovato il corpo di Saman Abbas (ANSA)

Intanto la Procura di Modena ribadisce che Saman Abbas sia stata assassinata per la vergogna della famiglia circa un matrimonio forzato in Pakistan che la ragazza non avrebbe voluto accettare. La denuncia pubblica da evitare e la conseguente decisione di farla uccidere. Un delitto che gli inquirenti reputano avvenuto nell’ambiente di famiglia.

Intanto durante l’ultima udienza, inoltre, sono stati ascoltati una assistente sociale e anche un carabiniere di Frosinone, persona che conosceva Saqib, fidanzato della ragazza. Sta di fatto che la posizione di Shabbar Abbas è stata nuovamente messa su un altro piano, specialmente se paragonata a quella dei quattro imputati nel processo in corso a Reggio Emilia. A ribadirlo è Cristina Beretti, presidente della Corte d’Assise. L