Il piccolo Ryan, malmenato lo scorso dicembre dai nonni, è stato dimesso dall’ospedale di Genova. Per le lesioni sono indagati la nonna paterna del bimbo e il nonno acquisito. L’appello accorato della madre
La vicenda del piccolo Ryan, il bambino di 6 anni trovato ferito in via Gallardi, Ventimiglia, lo scorso 19 dicembre, ha scioccato l’Italia intera. Oggi, dopo tre mesi di ricovero presso l’ospedale Gaslini di Genova per le gravi lesioni subite, è stato dimesso.

Il piccolo è finalmente tornato a casa dalla mamma Elena questa mattina. La donna, ancora scossa da quanto accaduto al figlio, ha lanciato un appello di aiuto: “chi ha visto o sa qualcosa, parli ora, prima che il bimbo riacquisti la memoria“. Per la vicenda sono indagati la nonna paterna di Ryan e il compagno di lei, il nonno acquisito, entrambi accusati in corso di lesioni gravissime dolose in concorso.
Ma come sono le condizioni del bambino ora? A comunicarlo è la madre del bimbo di 6 anni che, ha dichiarato, come riporta Leggo: “Sta bene, dovrà solo tenere un tutore al braccio e il busto per circa tre mesi. Anche psicologicamente non mostra segni di shock o turbamenti. Insomma, al momento è abbastanza tranquillo”.
Il piccolo Ryan dimesso dall’ospedale. Come sta ora?
La triste storia del piccolo Ryan ha fatto il giro del web. Malmenato a soli 6 anni il bambino è stato ricoverato per tre mesi in ospedale. Per le violenze subite e le gravi lesioni riportate sul corpicino del piccolo sono ora indagati la nonna paterna del bambino e il compagno di quest’ultima, accusati di lesioni gravissime dolose in concorso su minore.

Oggi, Ryan è stato dimesso dall’ospedale genovese e da poche ore ha potuto riabbracciare i genitori. Ma per questa vicenda sono molti gli interrogativi ancora da risolvere. Dopo il fatto, i nonni hanno dichiarato di non essere i responsabili delle lesioni che il bambino ha subito. La versione rilasciata dai nonni al padre di Ryan è che il piccolo sembra essere stato investito da un’auto pirata sotto casa. Una ricostruzione che non quadra sin da subito poiché nei pressi dell’abitazione dei nonni non sembra esserci stata nessuna frenata riconducibile ad un eventuale incidente ne le telecamere esterne mostrano incidenti. I nonni, che avevano in custodia il bimbo più piccolo della coppia, hanno riferito di aver perso di vista il bambino per poco tempo.
Ma se così fosse, le domande si affollano: anzitutto, come si è ferito Ryan? Il piccolo ha riportato, tra le altre lesioni meno gravi, anche la perforazione di un polmone e vertebre lesionale, oltre alla frattura di un braccio. Secondo quesito a cui dare una risposta è: se i nonni non sono i responsabili, allora chi ha fatto del male al bambino? Su questi, e altri dubbi gli investigatori stanno lavorando al fine di ricostruire l’esatta dinamica del fatto avvenuto lo scorso 19 dicembre 2022 in via Gallardi, Ventimiglia. La madre, contenta per il ritorno del figlio a casa, ha però espresso i suoi timori, dicendo: “Se nessuno ha detto la verità finora, difficilmente adesso la diranno”.
Mamma Elena: “Nessuno ha detto la verità”
Intervistata, la mamma di Ryan, Elena, ha dichiarato che il piccolo sta bene e che presto tornerà a scuola. “Appena si riprenderà andrà in prima elementare. Anche in ospedale ha continuato a studiare, c’era la maestra che andava tutti giorni”.

La madre, contenta per il ritorno del figlio a casa, ha però espresso i suoi timori, dicendo: “Se nessuno ha detto la verità finora, difficilmente adesso la diranno”. Poi, cambiato discorso ha aggiunto: “Se nessuno ha detto la verità finora, difficilmente la verità uscirà fuori adesso. Sarebbe meglio confessarla prima che il piccolo recuperi la memoria. Mio figlio dovrà iniziare un percorso di terapia dallo psicologo e prima o poi parlerà”.
Le indagini si concentrano sui nonni. L’obiettivo degli inquirenti è dimostrare la falsità della testimonianza rilasciata degli stessi, risultata sin da subito confusa e contraddittoria. Inizialmente, infatti il nonno acquisito di Ryan aveva confessato quanto accaduto, confermando, dunque, l’ipotesi delle percosse. Ma poi, arriva la notizia diffusa dalla procura di Imperia di come le gravi lesioni del bambino potrebbero non essere riconducibili alle percosse ma ad altro. Tale ipotesi potrà essere chiarita solo quando il bambino sarà in grado di ricordare i fatti e parlare in audizione protetta.