Continuano i controlli dopo la morte del runner Andrea Papi ucciso dopo l’aggressione di un orso: è il momento degli ultimi controlli di laboratorio.
Andrea Papi è il runner 26enne di Caldes morto la scorsa settimana dopo l’aggressione subita da un orso. Intanto i ricercatori di San Michele all’Adige avranno il compito di “dare un nome” all’animale che ha ucciso il ragazzo.

I laboratori di analisi della Fondazione Mach dovranno infatti accertare e identificare il plantigrado responsabile della morte del giovane. Sarebbero circa una ventina gli animali presenti nella zona. Il Corpo forestale vorrebbe avviare le operazioni di cattura, ma gli esperti hanno fatto ribadito più di qualche perplessità in merito.
Runner ucciso. Il caso dell’orso
Ora è il momento di conoscere i risultati degli esami del DNA che potrebbero arrivare a breve. L’identificazione di natura genetica sarà fondamentale per indicare l’orso ritenuto responsabile per la mote dell’uomo.
Le ricerche sono comunque già in corso con la zona monitorata dai forestali. In questo momento, infatti, l’attività è quella di fornire informazioni per chi prova ad entrare nel bosco. Si tratta perlopiù di persone che lavorano in zona, pochi invece gli escursionisti.

Sta di fatto che la cattura dell’animale e il conseguente abbattimento dell’orso avrebbero creato più di qualche polemica. In zona sarebbero stati raccolti anche i segni del passaggio di animali come peli ed escrementi: gli esperti parlano di elementi utili per la caccia all’animale.
Prevista in questo caso l’introduzione di una trappola tubo che sarà piazzata in maniera mirata. “Appena sapremo il nome il cerchio si stringerà aveva tracciato la strategia. L’operazione sarà un lavoro di precisione, di fino“, ha spiegato il dirigente del Servizio forestale provinciale Giovanni Giovannini.
Il funerale del ragazzo
Intanto per la morte di Andrea Papi sono in programma mercoledì 12 aprile 2023 i funerali del ragazzo ucciso nei boschi vicino al paese di Caldes, cittadina in cui il 26enne viveva. La cerimonia si terrà presso la chiesa parrocchiale. Per la giornata è previsto lutto cittadino anche nei vari comuni della val di Sole.

Continua intanto il dibattito fra Maurizio Fugatti, presidente della Provincia di Trento, forze politiche nazionale e in particolare il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto. L’intenzione della giunta provinciale è quella di ridimensionare il numero degli orsi presenti in Trentino: si vorrebbe dimezzare da un centinaio a circa cinquanta. Non mancano in questo caso le proteste delle associazioni animaliste che hanno preso una netta posizione contro l’ordinanza di abbattimento dell’orso che ha ucciso Andrea Papi.
La posizione di Aidaa e Lav
L’Associazione italiana difesa animali ed ambiente ha inviato un esposto alla Procura di Trento per parlare di quanto accaduto di recente. “Rinnoviamo il nostro cordoglio alla famiglia di Andrea Papi ma riteniamo doveroso arrivare a una ricostruzione della dinamica dei fatti. Abbiamo chiesto alla procura di indagare anche su un altro aspetto per noi fondamentale ossia la sistemazione in zona delle indicazioni e dei cartelli che evidenziano la presenza degli orsi“, si legge nel messaggio dell’Aidaa.
La Lega anti-vivisezione (Lav) è un’altra di quelle pronte a dare battaglia per la vicenda dell’orso, nonché per l’abbattimento di decine di esemplari in Trentino. A parlare è Massimo Vitturi, responsabile Area animali selvatici.
“Il nostro ufficio legale è al lavoro per impugnare questa ordinanza. Ha più il sapore di una vendetta nei confronti dell’orso che non la ricerca di sicurezza attraverso la convivenza pacifica nel rispetto della vita dei cittadini e degli animali. Faremo ricorso al Tar“, conclude la nota della Lav.