Il ragazzo colpito in testa da una bici elettrica lanciata dall’alto ai Murazzi di Torino è ancora ricoverato con una frattura cervicale. Dopo il fatto, uno degli aggressori è stato ripreso dalle telecamere di video sorveglianza con la fidanzata. Ecco cosa ha fatto
Mentre i soccorritori del 118 cercavano di salvare la vita al giovane studente 23enne, Mauro Glorioso, colpito in testa da 23 chili di una bicicletta elettrica a noleggio buttata da oltre 10 metri di altezza sulla passeggiata dei Murazzi di Torino, dall’altra parte della città, uno degli aggressori era intendo a fare “altro”, non curante di quello che aveva appena fatto.

Insieme alla fidanzata, l’autore ora accusato di tentato omicidio insieme ad altri quattro ragazzi, è stato ripreso da una telecamera di video sorveglianza in un market notturno. Anche la ragazza si trovava sul luogo dell’aggressione poco prima. Ha assistito all’atto violento nato come uno stupido gioco finito male.
Ha seguire le indagini iniziate la sera tra il 20 e il 21 gennaio scorso sono gli uomini dell’Arma dei carabinieri che hanno scandagliato ogni angolo delle zone limitrofe al fatto e ascoltato diverse testimonianze di chi, quella notte, era presente.
Torino, ragazzo colpito in testa da bici: l’autore ripreso dalle telecamere di un market notturno dopo il fatto
Dopo aver gettato, insieme agli altri componenti della baby gang, 5 in totale, una e-bike a noleggio direttamente in testa a uno studente di origini siciliane, uno degli autori del gesto è stato poi ripreso in un video dall’altra parte della città piemontese.

L’immagine al vaglio degli inquirenti, immortala il giovane aggressore mentre bacia la fidanzata davanti a un supermercato notturno. Quel bacio ora è negli atti dell’indagine dei carabinieri. Ieri mattina proprio grazie al video il ragazzo accusato di tentato omicidio è stato fermato dagli investigatori. Con lui fermati anche gli altri componenti della banda criminale: due maggiorenni e tre minorenni, tutti accusati di aver ferito gravemente lo studente universitario la notte del 20 gennaio scorso.
Nella dinamica ricostruita dagli investigatori, quella serata è scandita da sequenze precise e separate da pochi minuti: Poco prima dell’una di notte il lancio della bicicletta, poi la fuga dei cinque aggressori ripresa alle 00:52:37 dalla telecamera di un condominio poco distante dal luogo del fatto e nel contempo l’arrivo dei soccorsi per il giovane 23enne. In ultimo, il video delle telecamere di sorveglianza che riprendono uno dei cinque autori intendo a baciarsi con la fidanzata, anch’essa presente poco prima ai Murazzi di Torino, dall’altra parte della città.
Il ruolo centrale delle telecamere nelle indagini
Mauro, la giovane vittima dopo alcune settimane di coma ora sta meglio, seppur i medici non vogliono ancora sciogliere la prognosi. La sua unica “colpa” è stata quella di essersi trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato: in coda con gli amici davanti la discoteca The Beach. In un attimo la bici viene lanciata e 23 chili di peso piombano addosso al giovane che stramazza al suolo privo di sensi.

Il ragazzo siciliano è esanime, la gente vicino a lui sconvolta per l’accaduto. Vengono allertati i soccorsi. All’1:23 della mattina la navetta presa dai cinque aggressori si ferma nella zona nord di Torino, via Chiesa della Salute. Le telecamere filmano il gruppo, tutti e cinque sono diretti verso le proprie abitazioni ma prima di rincasare si fermano in un market notturno.
Qui si fermano, chiacchierano come se nulla fosse capitato. Le immagini delle telecamere del distributore automatico donano ai carabinieri la certezze dei volti del gruppo di aggressori. Uno dei 5, Victor – ancora minorenne – si avvicina alla fidanzata, la bacia. Incastrato dalle telecamere, ieri è stato portato in carcere dove ha risposto alle domande del giudice.