Furto ingente nel megastore di Poltronesofà che ha sede in via Aurelia, a Roma. Rubata attrezzatura per un valore di migliaia di euro. Non si tratta dell’unico episodio ai danni dell’azienda.
Azione molto probabile nel cuore della notte e furto delle attrezzature video per un valore che si aggirerebbe intorno ai 500mila euro. Svaligiato il deposito del megastore Poltronesofà di via Aurelia 1303, a Roma.

Nulla a che fare con furti di divani e poltrone, bensì attrezzature dei cineoperatori e videocamere trovate all’interno della struttura. Erano stati lasciati nel magazzino per registrare e montare il nuovo spot pubblicitario.
La dinamica del colpo
Il furto ammonta a 500mila euro, questo è quanto stimato dalle società proprietarie delle attrezzature. Le modalità d’azione fanno pensare all’ipotesi di un basista interno che possa aver contributo in maniera significativa al colpo. Fonti qualificate hanno parlato di materiale “assicurato”, ma intanto le indagini procedono per scoprire chi siano i responsabili del colpo milionario.
A scoprire tutto sono stati i dipendenti che lo scorso venerdì 28 aprile hanno trovato davanti ai loro occhi uno scenario inaspettato. Proprio prima di iniziare il turno di lavoro, infatti, si sarebbero resi conto del furto. Inevitabile la chiamata alle forze dell’ordine, arrivate sul posto per raccogliere le dichiarazioni dei presenti, avviando di conseguenza l’attività investigativa.

Ma la struttura non avrebbe un impianto di sorveglianza e questo potrebbe rappresentare un problema per l’identificazione dei responsabili: a ribadirlo è Il Messaggero. Nel megastore ci sarebbe soltanto la vigilanza fisica, quindi personale in presenza, ma durante la notte di giovedì non si sarebbe accorto di nulla.
La zona industriale potrebbe avere qualche sistema di videosorveglianza utile per scoprire l’esatta dinamica del furto. Rubati cavalletti, luci, videocamere e altro materiale utile per girare gli spot pubblicitari. Chi è entrato nel magazzino avrebbe sottratto le attrezzature con grande dimestichezza, l’addetto alla sorveglianza ha ribadito di non essersi accorto di nulla. Sulla vicenda non mancano i dubbi, specialmente alla luce del furto avvenuto: potrebbe trattarsi di una banda specializzata, ma gli investigatori non escludono alcuna ipotesi.
Non è la prima volta
Gli investigatori non avrebbero trovato alcun segno di effrazione, da qui tutta una serie di ipotesi. Non si tratta però dell’unico episodio avvenuto di recente presso le strutture commerciale di Roma. Non molto tempo fa, infatti, lo store Fendi è stato svaligiato: circa una trentina le borse trafugate e i complementi rubati per un totale di 110mila euro di refurtiva.

Altro episodio in un iper-discount sulla Salaria con un bottino di circa 200mila euro. Il direttore avrebbe dovuto depositare l’introito, ma si sarebbe accorto della voragine nel muro laterale del magazzino, poi la chiamata alla polizia e tutti gli accertamenti e i rilievi del caso. Diverse le questioni da approfondire, in primis le immagini di qualche sistema di zona: potrebbero rappresentare un supporto importante per chiarire la dinamica del colpo.