Pamela Mastropietro, il padre Stefano trovato morto in casa da giorni: è giallo. Le ipotesi

Giallo in casa Mastropietro dopo il ritrovamento del cadavere di Stefano, padre di Pamela, la 18enne violentata e uccisa a Macerata nel gennaio del 2018. L’uomo era morto da diversi giorni

Lo hanno trovato privo di vita sul pavimento del salotto di casa. Attorno al cadavere di Stefano Mastropietro alcune macchie di sangue. Si presuppone dalle prime indagini scientifiche che l’uomo, padre di Pamela, forse era già morto da alcuni giorni. Alla tragica morte della 18enne, avvenuta il 30 gennaio di 5 anni fa (2018), ora si aggiunge il giallo del padre della giovane.

Pamela Mastropietro
Pamela Mastropietro, il padre Stefano trovato morto in casa da giorni. E’ giallo (@facebook) qnm.it

Pamela Mastropietro, dopo essere stata sessualmente abusata e uccisa è stata fatta a pezzi. I resti del cadavere vennero rinvenuti in due valigie. Il brutale omicidio della ragazza aveva sconvolto l’opinione pubblica nazionale e la stessa famiglia della povera vittima. Il padre Stefano, appena 44enne, era separato dalla mamma della giovane e abitava in un appartamento all’interno di una palazzina di famiglia nella perfiferia sud-est di Roma, a Morena.

Dopo alcuni giorni in cui familiari dell’uomo non lo avevano più visto uscire da casa e non rispondeva né al telefono né al citofono si sono insospettiti e hanno allertato i soccorsi. Ieri mattina la terribile scoperta.

Giallo in casa Mastropietro: trovato morto il padre di Pamela

Hanno lanciato l’allarme i familiari di Stefano Mastropietro, padre della giovane ragazza uccisa a Macerata il 30 gennaio del 2018, quando l’uomo non rispondeva più al cellulare da alcuni giorni. Domenica mattina, 14 maggio, intorno le 11 la scoperta terrificante in casa.

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Pamela Mastropietro, trovato morto in casa Stefano, padre della 18enne uccisa nel 2018. E’ giallo sulla causa del decesso, forse un malore (ansa) qnm.it

Inutile l’arrivo degli operatori dell’Ares 118. Per il 44enne non c’era più nulla da fare, era morto da alcuni giorni. Secondo il medico legale il decesso risale a 4-5 giorni prima del ritrovamento del corpo. In casa era rimasto acceso il condizionatore di aria calda. Tale circostanza avrebbe comunque accelerato il processo di decomposizione del cadavere.

Ancora non è chiaro il motivo del decesso. Secondo una prima ipotesi avanzata dagli inquirenti, Stefano Mastropietro si sarebbe sentito male all’improvviso e cadendo a terra abbia sbattuto la testa. Da una prima ispezione sul cadavere dell’uomo non sembrano esserci evidenti segni di violenza e nell’appartamento non sono stati trovati farmaci o droghe. Ma sarà l’esame autoptico, disposto dal pubblico ministero che avverrà al termine del sopralluogo degli agenti di Polizia del commissariato Romanina, a chiarire con esattezza le cause della morte.

Il messaggio su Facebook dell’ex compagna di Stefano e madre di Pamela

Ieri, 14 maggio, Alessandra Verni, madre di Pamela Mastropietro nonché ex compagna di Stefano, dopo la brutale notizia della morte dell’uomo ha voluto scrivere un post su Facebook per ricordare il padre di sua figlia, pubblicando una foto di lui e Pamela stretti in un abbraccio. A corollario dell’immagini alcune parole: “Almeno tu ora puoi riabbracciarla! Vi mando un grandissimo abbraccio angeli. Amore di mamma accogli il tuo papà tra le tue braccia”.

Una festa della mamma rovinata, per la seconda volta, dalla tristezza. Il commento di Alessandra, sotto il post pubblicato è carico di dolore: “Non ho parole, è una “mazzata” enorme, l’ennesima. Oggi è una giornata immensamente triste. Non so molto, sembra sia stato un malore, se ne sta occupando la polizia, c’è la polizia”.

Nella vicenda della 18enne Pamela, l’ultima sentenza è datata 22 febbraio 2022 quando  i giudici della corte d’Assise d’Appello di Perugia, avevano confermato l’ergastolo per il 33enne di origini nigeriane Innocent Oseghale, accusato di avere violentato, ucciso e fatto a pezzi la giovane ragazza. In quel giorno, Stefano Mastropietro, presente in aula aveva detto: “Un altro punto. Siamo molto felici e orgogliosi della sentenza. Spero con tutto il cuore che venga confermata in Cassazione, ce lo auguriamo io e la madre”.