La vicenda degli orsi è da diverso tempo che sta causando più di qualche polemica, ma il caso dell’aggressione mortale subita da Andrea Papi ha aperto un dibattito acceso. La posizione della Corte dei Conti spiega tutto.
I destini di due orsi come Jj4 e Mj5 sono al centro di un dibattito che ha come ultima protagonista la Corte dei Conti. In seguito a tante segnalazioni, infatti, la magistratura contabile avrebbe aperto una inchiesta per verificare la gestione dei plantigradi negli ultimi anni. Si tratta di una scelta rilanciata dal quotidiano Corriere del Trentino che ha fornito nuovi dettagli sulla vicenda.

Al centro della valutazione ci sarebbe infatti la possibilità di possibili risarcimenti danni che potrebbe essere destinati ad agricoltori, allevatori o ad altre persone che hanno subito delle aggressioni. Nel caso in cui dovesse emergere una gestione non positiva del progetto Life Ursus, di conseguenza, si potrebbe dare spazio al possibile danno erariale.
Il caso
I due orsi Jj4 e Mj5 hanno degli elementi in comune, ma nel primo caso c’è stato addirittura un morto: il runner Andrea Papi ha infatti perso la vita dopo la brutale aggressione dell’animale. Mj5 è invece un altro plantigrado che si è reso protagonista di un’aggressione in Val di Rabbi lo scorso 5 marzo. Per entrambi, almeno per il momento, sarebbe stato escluso l’abbattimento, ma il dibattito è più acceso che mai.

Un altro aspetto della vicenda riguarda invece i danni causati dai plantigradi, da qui l’analisi sulle perdite generate allo Stato. In questo caso specifico, di conseguenza, si andrebbe a valutare il piano per comprendere gli interventi attuati dalla Provincia di Trento su monitoraggio e contenimento degli orsi.
Non è l’unico animale, esiste un precedente
Il tema degli abbattimenti non riguarda solo gli orsi. Procedere in tal senso, secondo quanto ribadito da molti esperti, potrebbe comportare l’ipotesi di un possibile danno erariale. Si tratta infatti di un mammifero di proprietà pubblica, da qui tutta una serie di discussioni.
Non si tratta di un caso isolato, infatti, specialmente visto che in Alto Adige tempo fa ci fu la caccia alle marmotte: in quella circostanza l’ex presidente Luis Durnwalde dovette spendere qualcosa come 568mila euro per l’illegittimità della decisione (sentenza 2018).

Altro elemento sarebbe una concreta informazione e attività di prevenzione, elementi sui quali dovrebbero lavorare i magistrati contabili. Ci sarebbe da capire quali siano stati gli interventi della Provincia di Trento durante la fase del monitoraggio degli orsi: si va dai bidoni ai collari, passando per le informazioni a visitatori e residenti in caso di incontri, nonché prevenzione per agricoltori e allevatori.
Il Corriere del Trentino parla attualmente di una mera ipotesi, ma la situazione degli orsi è ancora più complessa. In primis perché si tratta di animali ritenuti pericolosi per la sicurezza delle persone, a seguire perché nel caso delle marmotte non ci furono aggressioni a persone. Nel frattempo le associazioni animaliste chiedono il rispetto per i plantigradi, i magistrati dovranno invece vagliare la situazione sugli orsi e trovare una soluzione adeguata.