Omicidio Thomas Bricca, possibile svolta nelle indagini | Scattate nuove perquisizioni

Per l’omicidio di Thomas Bricca le indagini possono essere a una svolta. Ad Alatri sono scattate nuove perquisizioni. Le verifiche anche su uno zio e sul padre dei due fratelli sospettati

Ad Alatri, cittadina del frusinate, a distanza di tre settimane dal delitto di Thomas Bricca, il 19enne ucciso in un agguato lo scorso 30 gennaio per uno scambio di persona, la convinzione che finalmente si sia arrivati ad un svolta nelle indagini sull’omicidio sembra molto vicina. Ma tale aspettativa sfuma presto poiché, fanno sapere gli uomini dell’Arma dei carabinieri di Frosinone, a seguito di un controllo straordinario sul territorio, “Al momento, non risultano indagati”.

Omicidio Thomas Bricca
Omicidio Thomas Bricca, possibile svolta nelle indagini. Le perquisizioni (ansa) qnm.ii

Nella fattispecie, i controlli eseguiti dagli investigatori riguardano alcune perquisizioni di case appartenenti a quattro componenti della stessa famiglia finiti tra i sospettati perché coinvolti nelle precedenti risse all’omicidio di Bricca. Si tratta di due fratelli che il giorno prima dell’agguato al 19enne in un’altra rissa erano stati feriti alle gambe. Non solo i due fratelli ma un’altra perquisizione è avvenuta nell’abitazione dello zio di questi ultimi.

Nei controlli anche il padre dei due fratelli. Ma sia la Procura che il comando dei carabinieri confermano che, ad oggi, non ci sono iscritti sul registro degli indagati. In totale sono state cinque le perquisizioni effettuate. La maggior parte in zona Fraschette, campagna adiacente il centro di Alatri.

Omicidio Thomas Bricca: effettuate 5 perquisizioni | Il punto delle indagini

Ad effettuare le cinque perquisizioni sono i carabinieri che con l’ausilio di una unità cinofila, hanno setacciato ogni angolo delle case e le zone limitrofe. Poco dopo l’inizio delle operazioni dell’Arma, un cumulo di gente, amici di Thomas, curiosi e fotoreporter si sono avvicinati alle zone d’interesse.

Omicidio Thomas Bricca
Omicidio Thomas Bricca: possibile svolta nelle indagini? Le 5 perquisizioni (ansa) qnm.it

Gli investigatori sono rimasti al lavoro dalla mattina sino al tramonto. Nei controlli i carabinieri cercano la pistola con cui Thomas Bricca è stato freddato la sera del 30 gennaio scorso. Ma sotto il mirino anche lo scooter, un T-Max, che i killer avrebbero usato la sera dell’agguato.

Lo zio di Thomas, Lorenzo Sebellico, commenta a riguardo, come riporta il Messaggero: “Le indagini si stanno muovendo nella direzione che tutti pensavamo. Ora attendiamo notizie dalle autorità su eventuali indagati dopo le perquisizioni di queste ore. Lo sospettiamo sin dal primo momento: l’agguato è stata una conseguenza delle risse avvenute nei giorni precedenti. Risse alle quali Thomas non ha mai preso parte”.

L’appello dello zio di Thomas: “Prima o poi la giustizia arriva”

L’appello che Lorenzo Sebellico, zio del 19enne morto ammazzato ad Alatri è rivolto agli assassini del nipote: “Costituitevi, tanto prima o poi la giustizia arriva. Ma voglio rivolgere quest’appello non solo a chi ha ucciso mio nipote, ma anche chi li ha coperti e li ha spalleggiati nel tempo”. Secondo la famiglia Bricca, dietro all’omicidio di Thomas c’è qualcuno che copre i mandanti del delitto.

Omicidio Thomas Bricca
Omcidio Thomas Bricca, i carabinieri svolgono nuove perquisizioni, il punto delle indagini (Ansa) qnm.it

Alle parole corate della famiglia di Thomas si aggiungono quelle dell’avvocato difensore dei Bricca, il legale Colagiacomo che dice: “Stiamo raccogliendo i pezzi per comporre il puzzle”. Il lavoro del legale si basa principalmente nell’acquisizione dei filmati delle telecamere sia pubbliche che private, nonché nella raccolta di testimonianze degli amici del giovane assassinato.

Così il legale precisa: “Informeremo la Procura di ogni nostro passo. Non stiamo svolgendo indagini parallele ma aiutiamo chi sta indagando affinché giustizia sia fatta”. E, come dichiarato al Messaggero, l’avvocato Colagiacomo conclude dicendo: “Al momento non abbiamo notizie di fermi o di iscrizioni nel registro degli indagati. Spero che gli inquirenti stiano seguendo una pista ben precisa. Sicuramente con le risse c’è qualche collegamento”.