Omicidio Stefania Rota, in manette il presunto assassino: che confessa

Sarebbero pesantissimi gli indizi nei confronti dell’uomo arrestato ieri per l’omicidio di Stefania Rota, la donna di Mapello rinvenuta cadavere nella sua abitazioni

Avrebbe confessato, ma solo ai Carabinieri della stazione di Ponte San Pietro che gli avevano chiesto di presentarsi in caserma per fornire una testimonianza. Il primo interrogatorio di garanzia effettuato dal giudice per le indagini preliminari Massimiliano Magliacani si è tuttavia concluso con la decisione di avvalersi della facoltà di non rispondere.

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Stefania Rota, trovata morta dopo due mesi in casa – Credit CC Ponte San Pietro (QNM)

È a una svolta l’indagine sulla morte di Stefania Rota, la donna di 62 anni rinvenuta morta nella sua abitazione di via XI Febbraio a Mapello, in provincia di Bergamo. Resta in carcere Ivano (per tutti van) Perico, 61 anni, cugino di secondo grado della donna con la quale usciva quasi tutti i giorni per passeggiare e correre.

Stefania Rota, un omicidio

Stando a una ultima ricostruzione Ivan Perico sarebbe stato l’ultimo a vederla viva quando l’11 febbraio scorso della donna si sono completamente perse le tracce. Nessuna annotazione nemmeno sul diario personale di Stefania che veniva scritto dettagliatamente ogni giorno, in modo estremamente minuzioso.

In quelle stesse pagine Stefania Rota aveva annotato una riga: “Stai attenta a Ivano. Ma questo già lo sai…”

A che cosa si riferisse la donna non si sa. Si può solo ipotizzare un rapporto non così semplice tra i due che secondo i vicini erano legatissimi e si frequentavano da sempre.

Un rapporto da chiarire

Ad accompagnare Ivan Perico davanti ai Carabinieri è stata la moglie. I militari lo hanno trattenuto e poi trasferito in carcere così come disposto dal PM Letizia Ruggeri. La decisione di Perico di non rispondere al giudice lascia molti dubbi su un omicidio che è ancora completamente da chiarire.

Si ipotizza che la donna sia stata uccisa con un violento colpo alla testa tra l’11 e il 12 febbraio quando di Stefania Rota si perdono le sue tracce. La cosa che ha insospettivo gli inquirenti è che da allora Ivan Perico, che si vedeva spessissimo insieme a Stefania in paese o nel centro commerciale, non sia mai andato a trovarla. Non risultano nemmeno telefonate verso il cellulare della donna, scomparso anche quello insieme alle chiavi di casa e alla borsa.

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La villetta teatro dell’omicidio – Credit ANSA (QNM)

L’inchiesta va avanti

Perico, è un agente di commercio che si occupa di forniture ad alberghi bar e ristorante. Ma da qualche tempo era chiuso in se stesso, non lavorava. L’uomo, sposato con una figlia di 17 anni, a chi gli chiedeva che cosa facesse Stefania e perché non si vedesse più in giro, rispondeva che la donna, che si occupava di assistenza, fosse al mare con un anziano.

In realtà Ivan Perico avrebbe utilizzato l’auto della donna, spostandola e parcheggiandola in un piazzale non lontano dalla loro abitazione, i due vivevano vicinissimi, ma non abituale per Stefania che non avrebbe più utilizzato nemmeno il suo garage. I Carabinieri hanno effettuato una perquisizione nella casa del delitto alla ricerca dell’arma del delitto che non è ancora stata individuata.