Omicidio Lucente Pipitone, estradato il presunto killer Mohamed Abidi: perché era in Francia

Mohamed Abidi è il cittadino tunisino ritenuto responsabile per la morte del militare Danilo Salvatore Lucente Pipitone: l’uomo era stato arrestato lo scorso 24 febbraio in Francia.

Abidi è stato estradato dopo l’arresto avvenuto a febbraio 2022 in Francia. Mohamed Abidi è ritenuto il responsabile della morte di Lucente Pipitone, infermiere in servizio alla Cecchignola, trovato senza vita in via dei Sesami durante lo scorso 10 febbraio.

Lucente Pipitone
Lucente Pipitone è il militare infermiere ucciso durante una lite in strada (Immagine Rete)

Ora è arrivata la notizia ufficiale sull’estradizione e l’arrivo in Italia del cittadino tunisino accusato di aver causato la morte del militare. Durante lo scorso 15 febbraio, al varco di Ventimiglia, gli agenti di Roma erano presenti all’arrivo dell’uomo per una notifica di custodia cautelare in carcere.

Il caso

Abidi è gravemente indiziato per il delitto preterintenzionale dell’infermiere di 33 anni in servizio alla Cecchignola. Un delitto avvenuto in via dei Sesami, precisamente all’angolo di piazza De Bossi. L’uomo sarebbe fuggito da Roma, a distanza di qualche giorno dopo il delitto commesso, scelta presa in seguito alla pubblicazione della foto segnaletica riportata dagli organi d’informazione.

Caccia all’uomo e impossibilità di trovarlo nel suo appartamento, da qui la necessità di indagini di natura tecnica. L’attività investigativa avrebbe invece trovato nel suo nascondiglio tracce di presenza recente.

Omicidio Lucente Pipitone
Arresto il presunto autore della morte di Danilo Salvatore Lucente Pipitone (Immagine Rete)

La decisione della sua partenza, dirigendosi dai parenti in Francia in zona Montpellier, avrebbe causato una intensificazione dei contatti già ben avviati con i colleghi della polizia francese. L’uomo è stato quindi fermato a Le Perthus, zona al confine della Spagna, munito di fotocopia del documento intestato ad un connazionale di nome Mohammed Channoufi. Stava tentando in quel momento di raggiungere la penisola iberica, ma è stato arrestato.

La gendarmeria francese lo ha riconosciuto per un passato vissuto in Francia. Avrebbe guidato nella zona di Perpignan per guida senza patente e in quella circostanza i militari gli avrebbero preso le impronte digitali. Proprio questi accertamenti, infatti, avrebbero permesso di risalire all’identificazione e dare vita ad un mandato di arresto europeo con fini d’estradizione.

Il possibile movente del delitto

All’origine della morte di Danilo Salvatore Lucente Pipitone potrebbe esserci una lite per questioni di viabilità. L’omicidio del caporale maggiore originario di Erice, paese alle porte di Trapani, sarebbe quindi da addebitare ad una futile discussione. Abidi avrebbe aggredito l’uomo che, dopo un pugno in volto, ha sbattuto violentemente la testa contro l’asfalto.

Alcuni testimoni, dopo aver visto con i propri occhi la scena dell’aggressione, hanno parlato di una Fiat 500 Abarth guidata dal cittadino tunisino e una Fiat Panda a bordo della quale si trovava il militare. Entrambe sarebbero state viste ferme con motore acceso al centro della carreggiata.

Mohamed Abidi
L’arresto di Abidi dopo l’estradizione dalla Francia (ANSA)

Il presunto autore del delitto avrebbe colpito con un pugno la vittima e poi tentato di scuoterla per sincerarsi delle condizioni di salute. Dopo aver notato l’assenza di reazioni, infatti, lo avrebbe preso dalle spalle e trascinato verso sportello lato passeggero, precisamente in posizione semi seduta.

In seguito, invece, si sarebbe dileguato velocemente a bordo della propria autovettura. Le indagini hanno appurato che il proprietario del mezzo, un cittadino italiano classe 1987, avrebbe prestato l’auto ad un conoscente tunisino, noto come “Mo Bro”, riconsegnando subito dopo l’utilitaria.