‘Ndrangheta, arrestato dopo 17 anni super latitante italiano | Cosa faceva per vivere

Un noto esponente della ‘Ndrangheta è stato arrestato dopo una latitanza di oltre 15 anni: chi è Edgardo Greco e quali sono le gravi accuse a suo carico. Tutte le novità sulla vicenda. 

I carabinieri e le forze di polizia francesi hanno arrestato a Saint-Étienne, in Francia, il 63enne Edgardo Greco. L’uomo è accusato di aver commesso un duplico omicidio, in orbita ‘Ndrangheta, avvenuto a Cosenza nel 1991. Sull’uomo pendeva un mandato di cattura europeo emesso dalla Procura generale di Catanzaro. Un lungo periodo di latitanza iniziato nel 2006, a distanza di 17 anni l’arresto fuori dai confini nazionali.

Edgardo Greco arresto 'Ndrangheta
Affiliato alla ‘Ndrangheta, arrestato in Francia Edgardo Greco

Dovrà scontare una condanna all’ergastolo per il duplice omicidio di Stefano e Giuseppe Bartolomeo. A suo carico pende anche l’accusa per il tentato delitto di Emiliano Mosciaro (sempre avvenuto in quell’anno). Si tratta di delitti della guerra fra la cosca Perna-Pranno e quella Pino-Sena che causarono diverse vittime duranti i primi anni Novanta.

‘Ndrangheta, Edgardo Greco arrestato in Francia | Cosa faceva a Saint-Étienne per mantenersi

Greco è stato trovato grazie al lavoro del reparto operativo di Cosenza in coordinamento con la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Secondo gli inquirenti, infatti, Greco si sarebbe stabilito da circa 8-9 anni in città e da 3 faceva il pizzaiolo all’interno di un locale della zona.

Foto segnaletiche di Edgardo Greco
Le foto segnaletiche di Edgardo Greco, com’è cambiato nel corso degli anni

A suo carico pende l’accusa di aver ucciso i fratelli Bartolomeo con diversi colpi di spranga in una pescheria: i cadaveri non furono mai ritrovati. Proprio nel 2014 gli venne comminata la condanna all’ergastolo per gli omicidi, ora l’arresto a distanza di quasi 10 anni dalla condanna per il duplice delitto commesso nella cittadina calabrese.

Tutto è partito a dicembre 2019 con un’attività investigativa che ha permesso di ricostruire la rete di appoggi grazie ai quali Greco sarebbe riuscito a mantenere la latitanza in Francia. Edgardo Greco è ritenuto affiliato al clan Perna-Pranno durante il maxi processo “Missing”, nonché ritenuto uno dei responsabili della imboscata che costò la vita ai Bartolomeo il 5 gennaio 1991.  Entrambi morirono in una pescheria che fu sotto il controllo dei fratelli Pranno: i corpi dei due non furono mai più ritrovati.

I commenti dopo l’arresto di greco, tutte le reazioni della politica

Grande soddisfazione per Matteo Piantedosi, attuale ministro dell’Interno, che ha parlato dopo la cattura del latitante calabrese. “C’è una importante e incessante attività delle forze dell’ordine, impegnate silenziosamente giorno dopo giorno, in Italia e all’estero. Un lavoro continuo a presidio della sicurezza dei cittadini“, ha ribadito il responsabile del Viminale. L’arresto di Edgardo Greco è avvenuto dopo un lungo e importante lavoro di indagine, ora l’arresto.

Edgardo Greco arresto 'Ndrangheta
Edgardo Greco è il latitante arresto in Francia

Grande soddisfazione per questa importante operazione realizzata anche grazie alle importanti sinergie sviluppate nell’ambito di una rete di cooperazione internazionale fra le forze di polizia. Proseguono gli arresti di pericolosi latitanti“, ha spiegato Piantedosi a distanza di poche ore dall’arresto del latitante calabrese e di giorni da quanto accaduto al boss siciliano Matteo Messina Denaro. “La forte azione di contrasto dello stato contro ogni forma di criminalità organizzata non subisce mai battute d’arresto, e procederà sempre determinata”, ha spiegato il ministro dell’Interno.

Sulla stessa lunghezza d’onda si è espresso anche Roberto Occhiuto, attuale presidente della Regione Calabria. “Questo arresto sottolinea il grande impegno che lo Stato sta dispiegando nel contrasto ad ogni forma di criminalità organizzata. Non posso che esprimere soddisfazione per questa brillante operazione internazionale. Ai carabinieri di Cosenza, coordinati dalla Dda di Catanzaro, rivolgo il mio personale apprezzamento. La gratitudine è anche quella dei calabresi che aspirano ad un futuro più libero da ogni condizionamento mafioso“, ha ribadito il presidente calabrese.

Edgardo Greco era irreperibile dal 10 ottobre 2006 quando decise di sottrarsi all’esecuzione della misura cautelare in carcere, così come disposto dal gip di Catanzaro. Il maxi processo “Missing” ricostruì periodi turbolenti durante i quali i due clan cosentini causarono decine di morti durante i primi anni Novanta.