Morte Rkia dramma nel dramma, ad uccidere la donna il figlio di 8 anni: cosa è successo

Svolta improvvisa sul caso di Rkia Hannaoui, donna trovata in gravi condizioni ad Ariano nel Polesine e successivamente morta in ospedale: il colpo sarebbe partito per errore. Gli investigatori aprono un nuovo scenario. 

Che la morte di Rkia Hannaoui fosse un grosso punto interrogativo lo si era capito sin dall’inizio, ora emergerebbero però dei dettagli in merito al decesso. Il delitto della donna è avvenuto ad Ariano nel Polesine, in provincia di Rovigo, all’interno dell’abitazione in cui la 31enne viveva con suo marito e i due figli.

 Rkia Hannaoui delitto
La morte di Rkia Hannaoui e la tragedia avvenuta in casa (ANSA)

Proprio quello di 8 anni avrebbe colpito la madre, in maniera accidentale, facendola trovare successivamente agonizzante in casa. Un colpo di pistola esploso contro la donna che l’avrebbe c’entrata alla testa, poi il ricovero d’urgenza in ospedale.

La dinamica

La ricostruzione degli investigatori, relativa alla tragedia di Ariano nel Polesine, è quella di un colpo partito accidentalmente che ha ucciso la donna. Proprio il bambino avrebbe utilizzato la pistola del padrone di casa, da chiarire come l’avesse presa, entrando in casa. Improvvisamente sarebbe invece partito il colpo mortale, probabilmente esploso dopo aver maneggiato la pistola, da lì in poi ne sarebbe partito un colpo.

Durante la mattinata di martedì 4 aprile 2023 gli investigatori hanno trovato la pistola con la quale è stata uccisa Rkia Hannaoui. La scoperta è avvenuta in un terreno vicino all’abitazione in cui la donna alloggiava insieme ai due figli e al marito. Proprio l’autopsia aveva infatti accertato la presenza di un foro trovato nel cranio di Rkia che, di conseguenza, avrebbe aperto a tale ipotesi, ora la conferma.

Omicidio Ariano nel Polesine
La morte di Rkia Hannaoui e gli accertamenti emersi dopo l’autopsia (ANSA)

L’esame autoptico ha in ogni caso escluso l’ipotesi di un colpo esploso a distanza ravvicinata. La Procura di Rovigo ha ribadito che gli accertamenti avrebbero riscontrato la presenza di un foro d’ingresso all’altezza della tempia sinistra.

Si tratta in questo caso di un proiettile calibro 22, trovato nella parte destra del cranio. Inevitabile alla luce di quanto accaduto disporre nuovi accertamenti balistici sul calibro e la compatibilità del proiettile con le armi da poco recuperate nelle zona poco distante dal luogo della tragedia.

La vicenda

Rkia Hannaoui è una donna di 31 anni, originaria del Marocco, dichiarata morta lo scorso 29 marzo. Sul luogo della tragedia, accaduta in cucina al piano terra di via Fine, ad Ariano nel Polesine, sono giunti i carabinieri, allertati dal vicino di casa e proprietario dell’abitazione in cui vive la famiglia.

Nulla da fare dopo il suo arrivo in ospedale, la 31enne è spirata a distanza di poche ore. La morte cerebrale è stata ufficialità da una commissione medica a distanza di un giorno. Proprio uno dei figli della vittima ha ribadito che avrebbe visto la madre cadere sui fornelli prima di precipitare violentemente contro il pavimento.

Rkia Hannaoui
Il caso di Rkia Hannaoui e l’ipotesi agghiacciante degli inquirenti (ANSA)

L’allarme è stato lanciato dal vicino di casa, al quale il giorno seguente la Procura di Rovigo ha sequestrato i fucili, mancando però una pistola. Ed è proprio quella che sarebbe stata utilizzata dal bambino, in pratica una tragedia nella tragedia. Al momento della tragedia il marito Lebdaoui Asmaoui aveva un alibi di ferro, trovandosi in un posto per motivi di lavoro.