L’autopsia sul corpo di Andrea Papi lo conferma: il 26enne è morto a causa dell’attacco di un orso. La famiglia del runner ora denuncia la Provincia e lo Stato per aver reintrodotto i grandi carnivori in Trentino
La tragedia che ha colpito la famiglia di Andrea Papi qualche giorno fa in Val di Sole ha scatenato polemiche sulla reintroduzione degli orsi in Trentino tanto che i genitori del giovane runner di 26 anni morto a causa dell’attacco del grande animale nei boschi a Caldes, ha annunciato l’intenzione di denunciare non solo la Provincia autonoma di Trento ma anche lo Stato.

A darne notizia è il giornale locale, T quotidiano, citando Franca, la mamma del ragazzo deceduto. Sempre secondo la fonte giornalistica, la famiglia Papi si sarebbe già affidata a degli avvocati per perorare la causa. Non è la prima volta che in Trentino, e in modo particolare, nella zona dove è stato aggredito Andrea, che succedono episodi del genere.
Prima dell’attacco mortale al runner, già un altro uomo di 38 anni era stato vittima di un orso. Ferito mentre passeggiava con il suo cane tra i boschi. Era il 5 marzo scorso. A distanza di pochi giorni una seconda aggressione. Ma questa volta il runner ha perso la vita.
La famiglia di Andrea Papi denuncia lo Stato e la Provincia di Trento
Dopo lo shock per l’immensa perdita del loro figlio, la famiglia di Andrea Papi vuole fare causa allo Stato. Come riporta il giornale locale che ne da notizia, i genitori del runner 26enne morto nei boschi della val di Sole, si è già affidata a dei legali.

L’obiettivo legale è quello di contestare le modalità con cui è stato messo in campo il progetto Life Ursus, avvenuto senza alcun consenso o referendum tra gli abitanti della zona. La famiglia Papi è ancora più arrabbiata per la morte di Andrea dopo che i risultati dell’autopsia effettuata sul corpo del giovane 26enne venerdì scorso hanno confermato la causa del decesso: ovvero Papi è morto per le ferite inferta da un orso.
Ora si dovrà solo aspettare l’esito del test del Dna effettuato sulle ferite riportate sul runner che dovrebbe consentire di identificare l’orso nei prossimi giorni. L’ipotesi investigativa è stata sottoscritta da ben tre professionisti che hanno eseguito l’autopsia, ovvero: un medico legale, un veterinario ed un’esperta di dna animale.
La reazione del Provincia di Trento
Dopo i recenti fatti di cronaca avvenuti nella provincia autonoma di Trento, il presidente della stessa, Maurizio Fugatti, come riporta Leggo, ha firmato un’ordinanza contingibile e urgente per l’abbattimento dell’animale responsabile dell’attacco mortale all’uomo.

Inoltre, ha dichiarato che chiederà a Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) di procedere all’uccisione di tre esemplari di orsi ritenuti problematici. Questi sono: Mj5, Jj4 e M62. Infine è già in programma per la settimana prossima l’incontro con il ministro dell’ambiente.
Il motivo è la richiesta di un imminente cambiamento del modello di gestione dei grandi carnivori in Trentino. La mamma di Andrea Papi già ieri aveva puntato il dito contro le istituzioni affermando di essere gli unici responsabili della violenta morte del figlio Andrea: “Volevano il morto, ora ce l’hanno. Se un ragazzo che va a camminare sulla montagna vicino casa viene ucciso da un orso forse qualcuno delle responsabilità se le dovrà assumere”.