Morte Alessandro Gozzoli, chi era con lui la notte prima dell’omicidio

Le indagini sulla morte di Alessandro Gozzoli sono in corso. Oggi è attesa l’autopsia sul cadavere del 41enne trovato con mani e piedi legati in casa. Si indaga su chi abbia passato l’ultima notte con lui prima del delitto

E’ mistero sulla morte del 41enne di Bologna, Alessandro Gozzoli, trovato cadavere in casa sua a Casinalbo di Formigine nel modenese con mani e piedi legati. Un amico della vittima parla, intervistato da Repubblica, confidando: “Gli dicevo sempre di non fidarsi delle persone appena conosciute”.

Morte Alessandro Gozzoli
Morte Alessandro Gozzoli, chi ha trascorso l’ultima notte con la vittima (@facebook) qnm.it

Nel frattempo, gli inquirenti non escludono nessuna pista investigativa: dalla rapina al gioco erotico finito male. Oggi, 13 marzo 2023, sarà conferito l’incarico per procedere con l‘esame autoptico sul corpo dell’uomo. Si cerca chi ha trascorso con lui la notte dell’omicidio.

Resta ancora ignota la causa del decesso anche perché da una prima ispezione sul cadavere di Alessandro Gozzoli non risulterebbero evidenti segni di violenza. Potrebbe, dunque, essere morto per asfissia? Ma se così fosse, la domanda è: come.

Morte Alessandro Gozzoli: chi ha trascorso l’ultima notte con lui prima del delitto. Le ipotesi investigative

La morte di Alessandro Gozzoli, 41enne bolognese, rimane ad oggi ancora avvolta nel mistero. L’uomo è stato trovato lo scorso 9 marzo con le mani e i piedi legati nel suo appartamento in via Bassa Paolucci, a Casinalbo di Formigine, in provincia di Modena.

Morte Alessandro Gozzoli
Morte Alessandro Gozzoli, chi ha passato l’ultima notte con la vittima (ansa9 qnm.it

Si attendono i risultati dell’autopsia per cercare di capire la causa del decesso, ancora sconosciuta. Infatti oggi, 13 marzo, la Procura di Modena conferirà l’incarico per l’esame autoptico, che potrebbe essere avviato immediatamente. Secondo una prima analisi sul cadavere di Gozzoli, non risulterebbero segni di violenza importanti. Da qui, una prima ipotesi avanzata dagli inquirenti potrebbe far pensare a morte per asfissia.

Anche se non è ancora chiaro come potrebbe essere avvenuta. Una seconda pista battuta dagli investigatori è quella della rapina. Questo poiché la casa della vittima è stata trovata. completamente a soqquadro. La sorella di Gozzoli ha riferito anche che dal garage del fratello era scomparsa anche la sua automobile. Un’ultima ipotesi avanzata riguarda, invece, un gioco erotico finito nel peggiore dei modo. Se si palesasse questa ultima ipotesi, il reato che si figurerebbe è quello di omicidio preterintenzionale. 

Le parole dell’amico del 41enne: “Gli dicevo sempre di non fidarsi…ma lui era troppo buono”

Intanto che le indagini sull’omicidio di Alessandro Gozzoli proseguono per cercare di capire l’esatta dinamica dei fatti, un amico raggiunto da Repubblica, ha parlato del 41enne dicendo: “Gli dicevo sempre di non fidarsi delle persone appena incontrate, ma era troppo buono, tanto da far entrare in casa il primo sconosciuto”. 

Morte Alessandro Gozzoli
Morte Alessandro Gozzoli, chi ha trascorso l’ultima notte con la vittima (ansa) qnm.it

Ora gli inquirenti cercano chi ha trascorso la notte del 9 marzo in compagnia della vittima prima del delitto. Al momento non sono stati rilevati segni di effrazione nell’appartamento di Alessandro. Questo può far dedurre che sia stato proprio lo stesso uomo a invitare in casa l’omicida.

A trovare il corpo senza vita del 41enne bolognese è stata la sorella della vittima che, preoccupata perché non si era presentato al lavoro, è arrivata a casa del fratello trovando l’uomo sul letto morto con mani e piedi legati. Per capire cosa sia accaduto nelle ore precedenti la morte, gli investigatori stanno analizzando anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona circostante l’abitazione di Gozzoli. Ma non solo, sotto analisi soprattutto il cellulare di quest’ultimo, ora in mano agli inquirenti, che potrebbe dare risposte concrete sui suoi ultimi contatti e su quel presunto appuntamento dell’8 marzo mattina, giorno prima del delitto.