Barcone con a bordo 487 migranti è stato messo in salvo questa notte a largo della costa ionica calabrese. La maxi operazione della Guardia costiera di Crotone iniziata dopo la mezzanotte
Non si arrestano gli sbarchi sulle coste italiane. Dopo la strage di Cutro avvenuta la notte tra il 26 e il 27 febbraio scorso, ieri notte un altro barcone è giunto sulla costa Crotonese. Questa volta, però, i quasi 500 migranti sono stati portati in salvo dalla Guardia costiera intervenuta intorno l’una di notte.

Sul barcone 487 persone: tra questi uomini, minori ma nessuna donna. La guardia costiera ha permesso l’attracco al porto di Crotone del peschereccio giunto in pessime condizioni. La nave lunga 20 metri era in balia del mare forza 6.
E’giunta a destinazione scortata da tre motovedette della Capitaneria di Porto di Crotone trainata da un rimorchiatore a causa di alcuni guasti tecnici. Dopo le operazioni di sbarco i migranti sono stati portati al centro di accoglienza di Sant’Anna, Isola di Capo Rizzuto.
Maxi sbarco a largo di Crotone: 500 migranti salvati
La maxi operazione di salvataggio della Guardia costiera calabrese è partita questa notte dopo le 00:30 quando è giunto l’allarme di un nuovo barcone carico di migranti a largo della costa Crotonese. A bordo del barcone, in balia delle onde, 487 migranti. Sono stati tutti salvati. Delle quasi 500 persone, 40 sono minori e nessuna donna. 370 provengono dal Pakistan; 85 dall’Egitto e il resto dalla Siria e dall’Afghanistan. Le operazioni di sbarco svolte dalla polizia, sono state coordinate dalla Prefettura di Crotone.

Il peschereccio era stato intercettato nel pomeriggio di ieri, 10 marzo, dalla stessa Guardia costiera che sotto scorta ha portato il mezzo fermo a due miglia da Capocolonna utilizzando propulsione autonoma nonostante le condizioni del mare fossero difficili per una barca in condizioni pessime e stracolma di gente.
In prossimità dell’arrivo sulla costa crotonese, il mare si è rinforzato e l’imbarcazione è stata affiancata dal rimorchiatore di Crotone nominato “Alessandro Secondo” che, legandola con delle cime sul proprio lato di dritta, è giunta in sicurezza nel porto calabro.
L’allarme lanciato ieri mattina: “Situazione in grave pericolo”
Affollato con quasi 500 anime, il barcone è partito dalla Libia. Le sue condizioni pessime non hanno permesso di attraccare in autonomia al porto di Crotone. L’allarme lanciato da Frontex e confermato poi dalla Guardia costiera sul peschereccio in avaria era partito già nella mattinata di ieri.

Dopo la segnalazione di Frontex, Alarm Phone (servizio telefonico che si occupa di ricevere le richieste di soccorso nel Mediterraneo) è stata allertata. Come riporta anche il Corriere, su Twitter Alarm Phone ha scritto: “Siamo in contatto con circa 500 persone su un barcone partito dalla #Libia, ci ha chiamato dall’area SAR italiana. Abbiamo allertato le autorità competenti. Non perdete tempo: mandate subito i soccorsi!”.
Il capomissione di Mediterranea Saving Humans evidenzia che a bordo dell’imbarcazione la situazione è in grave pericolo. Viene così chiesto anche da Mediterranea un immediato soccorso di salvataggio.
La Guardia Costiera ha chiesto l’aiuto della Marina Militare, nei tratti di loro competenza. A specificarlo in una nota il ministero della Difesa sottolineando la disposizione immediata dell’intervento della Nave Sirio come integrazione ai mezzi già in uso della Guardia costiera. La maxi operazione di salvataggio è stata compiuta al termine di un’altra giornata di grande apprensione in mare. Infatti, sono in atto molti soccorsi al largo delle coste calabre. In una nota si legge: “Oltre 1000 le persone in pericolo”.