Questa mattina all’alba un dramma in mare ha portato un’imbarcazione con a bordo oltre 250 migranti a naufragare vicino le coste Calabresi. Il bilancio delle vittime è devastante, si temono oltre 100 morti. La reazione della premier Giorgia Meloni
L’ennesima strage in mare si è verificata alle prime luci dell’alba sulle coste calabresi. Un’imbarcazione è naufragata a Crotone e il bilancio delle vittime continua a salire inesorabile. Al momento sono state recuperate 80 persone vive e rinvenuti 43 cadaveri lungo la costa ionica ma si temono almeno 100 morti.

Tra i morti si conta, al momento, anche un neonato e diversi bambini. La paura è che il conteggio dei cadaveri possa aumentare poiché sull’imbarcazione le persone a bordo erano 250, seppur non c’è un’assoluta certezza del numero totale di migranti a bordo al momento del naufragio.
Sul barcone viaggiavano migranti provenienti da Iran, Afghanistan e Pakistan. Dai primi rilevamenti effettuati dai soccorritori, parrebbe che l’imbarcazione sarebbe finita contro gli scogli a causa del mare agitato. I corpi senza vita di alcune vittime giacevano in spiaggia, in località Steccato a Cutro (provincia di Crotone).
#Crotone naufragio migranti, prosegue il soccorso dei #vigilidelfuoco sulla spiaggia nella zona di Steccato di Cutro. Difficili le operazioni in mare, impegnati sommozzatori e soccorritori acquatici [#26febbraio 12:00] pic.twitter.com/US4qKUqUVg
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) February 26, 2023
Migranti, barcone naufragato sulle coste calabre: strage in mare | Si temono oltre 100 morti
Il bilancio delle vittime del naufragio di migranti in provincia di Crotone avvenuto questa mattina all’alba in località Steccato di Cutro si aggrava ad ogni ora. Il racconto dei superstiti trovati sulla spiaggia dai soccorritori intervenuti è devastante. Hanno dichiarato scioccati che il barcone (un peschereccio) su cui viaggiavano si è spezzato in due a causa del mare molto agitato. Forse erano in 250, o anche di più.

Non si ha una lista dettagliata di quanti migranti fossero effettivamente presenti sull’imbarcazione al momento del naufragio. Dunque, l’ipotesi avanzata dagli investigatori è che le vittime potrebbero essere molte di più delle decine accertate fino ad ora. L’allarme è arrivato intorno alle 4:00 di stamani attraverso una telefonata al reparto operativo aeronavale della Guardia di finanzia di Vibo Valentia.
Nella conversazione poche le notizie fornite dai superstiti a causa di un inglese poco comprensibile ma gli operatori della centrale, hanno comunque capito che qualcosa di davvero brutto era capitato e hanno allertato le forze dell’ordine di Crotone. Immediate le reazioni e gli interventi delle autorità politiche e regionali. Come riporta anche Leggo, Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, ha scritto in una nota: “Un barcone che trasportava migranti si è spezzato, a causa del mare in tempesta, davanti alle coste calabresi di Steccato di Cutro, a una trentina di chilometri da Crotone. Decine e decine di morti annegati, tra di loro anche bambini, tanti i dispersi. La Calabria è in lutto per questa immane tragedia”.
Decine di cadaveri recuperati, altre decine ancora dispersi. Sarà così finché le politiche europee, chiudendo i canali legali, abbandoneranno i migranti sulle rotte illegali. E intanto si ostacolano le navi di soccorso.
In mare muoiono le persone, ma anche i nostri valori. pic.twitter.com/VqaEZC8iom
— Cecilia Strada (@cecilia_strada) February 26, 2023
Le dichiarazioni di Giorgia Meloni e Piantedosi: “Vanno bloccate le partenze”
Dopo il dramma dei migranti naufragati sulle coste calabresi, la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni sottolinea, come riporta anche Leggo il “profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini. Si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di un’immigrazione senza regole. Il governo è impegnato a impedire le partenze e con esse il consumarsi di queste tragedie, esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza”.

Dello stesso parere il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che dice: “Quello che è accaduto in Calabria è una tragedia immane che mi addolora profondamente e ci impone innanzitutto il profondo cordoglio per le vite umane spezzate. Bisogna fermare queste partenze”. E’ dunque necessario, ribadisce la premier Meloni, contrastare la filiera dell’immigrazione clandestina in cui scafisti senza scrupoli operano solo per arricchirsi le tasche senza avere il minimo ritegno per la povera gente che scappa da situazioni difficili e di guerra.
Infine, Antonio Ceraso, sindaco di Cutro, (Crotone), ha dichiarato all’Adnkronos, come il mare continui a restituire corpi. “In passato c’erano stati sbarchi ma mai una tragedia così. Ora sto andando in prefettura per fare il punto con le autorità”. La Calabria è in lutto ma in tutta questo, dov’è l’Europa? ha dichiararlo il presidente della Regione Calabria, Occhiuto, che aggiunge: “La Giunta regionale esprime sincero cordoglio per le vittime di questo naufragio. In queste ore sono al lavoro i Carabinieri, la Polizia, la Guardia di finanza, la Guardia costiera, i Vigili del fuoco, la Croce Rossa, la Capitaneria di porto, la Protezione Civile”. In Calabria, solo lo scorso anno sono sbarcati sulle coste oltre 18mila immigrati clandestini. La popolazione calabra ha accolto tutti senza polemizzare ma ora la situazione sta diventando ingestibile. “Dov’è l’Unione Europea che dovrebbe garantire sicurezza e legalità?”. Nel frattempo, il dramma continua ad esistere e a pagarne le spese sono sempre i più fragili.
🔴 #Crotone, naufragio barcone migranti a Steccato di Cutro: i #vigilidelfuoco operano con sommozzatori e soccorritori acquatici, recuperati al momento 28 corpi senza vita, 3 trascinati a Botricello e Castro (CZ) dalla corrente [#26febbraio 10:00] pic.twitter.com/5C2jK7l7mL
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) February 26, 2023