Massimo Giletti è al centro dell’attenzione dopo la sospensione di Non è l’Arena: dal post dell’amico Fabrizio Corona al messaggio dell’editore Umberto Cairo.
La sospensione del programma Non è l’Arena è quasi un fulmine a ciel sereno per Massimo Giletti che ha commentato con grande amarezza la decisione dell’azienda La7. Il conduttore ha difeso a spada tratta il lavoro dei 35 collaboratori del programma che “sarebbero stati mandati a casa“.

La decisione è stata annunciata mediante un comunicato stampa che in poche parole ha sintetizzato la scelta editoriale. In prima linea c’è Umberto Cairo con il quale ci sarebbero stati degli screzi evidenti, cosa però non confermata dai diretti interessati. Fatto sta che la vicenda arriva prima di tre trasmissioni con argomenti forti che riguardano la mafia: a ribadirlo è lo stesso Giletti.
La posizione di Umberto Cairo
La7 ha interrotto la trasmissione Non è l’Arena, programma condotto da Massimo Giletti, con una nota stringata e dai ringraziamenti per il conduttore, indicato come persona “a disposizione dell’azienda“. Umberto Cairo è l’editore di La7 che ha rilasciato una intervista all’agenzia ANSA per spiegare cosa stia accadendo intorno alla vicenda Giletti. Smentite le accuse sulla mancata libertà concessa durante le puntate di Non è l’Arena.

“Giletti ha condotto in 6 anni 194 puntate di Non è l’Arena dove ha potuto trattare in totale libertà tutti gli argomenti che ha voluto inclusi quelli relativi alla Mafia sulla quale ha fatto molte puntate, con tutti gli ospiti che ha voluto invitare”, ha spiegato Cairo. Non si fermano intanto le indiscrezioni sullo stop della trasmissione, varie le ipotesi a riguardo. Sta di fatto che da entrambe le parti sarebbe emerso più di qualche dettaglio, senza scendere però nei minimi particolari.
Corona difende Giletti
Fabrizio Corona ha scritto un messaggio su Instagram per difendere l’operato di Massimo Giletti. Proprio l’ex paparazzo ha deciso di scrivere un messaggio per il conduttore e suo amico da diverso tempo. Il messaggio arriva dopo la notizia della sospensione della trasmissione Non è l’Arena.
“Amico mio, amante della verità.. persona buona. Questo è Massimo. Un grande professionista un uomo che vive del e per il suo lavoro. Un giornalista televisivo che si è messo in gioco e ha creato di fatto una voce nuova nel panorama televisivo e dell’informazione. Quanti avrebbero avuto il coraggio di mettersi in gioco fino a questo punto? Nessuno, ed è evidente“, ha scritto Corona. Al messaggio è stata accompagnata una foto di entrambi e una dedica particolare in un momento estremamente delicato.

Il messaggio va oltre e Corona non ci pensa due volte a ribadire un elemento preponderante della loro collaborazione. “A certi giornalisti Massimo non è mai piaciuto, a un certo sistema Massimo non è mai piaciuto. Sì abbiamo collaborato e se questa non è per voi giornalisti ‘chic’ una cosa degna, significa che abbiamo lavorato bene“.
“Conosco i professionisti validissimi del team della trasmissione. Autori preparati e maestranze di grande livello. Tutta gente lasciata a casa senza alcun riguardo. Ti voglio bene Massimo, non mollare proprio ora. Con affetto e stima Fabrizio“, conclude il messaggio.
La consegna del Tapiro
Lo scorso 13 aprile il programma Non è l’Arena si è concluso dopo sei anni e 194 trasmissioni. Nessuna comunicazione ufficiale, ma soltanto un comunicato. Striscia la Notizia ha deciso di consegnare un tapiro d’oro a Giletti che ha risposto ad alcune domande di Valerio Staffelli. “Bisogna chiedere a lui il perché mi abbiano mandato via forse l’ha fatto perché sono juventino“, ironizza il conduttore.

Alla precisa domanda circa lo stop collegato alla messa in onda di uno speciale su Matteo Messina Denaro non è tardata ad arrivare la risposta. “L’Italia non è ancora pronta ad ascoltare certe verità, fa più comodo tenerle nei cassetti“, conclude Giletti.