Marta Russo, il post “verità” comparso sul suo profilo social: “Non uccidetemi due volte”

Sono 26 anni che la studentessa universitaria Marta Russo è morta. Oggi, nella giornata che ricorda il suo assassinio, compare un messaggio “verità” sulla sua pagina Facebook

Più di un quarto di secolo è trascorso da quando la 22enne romana Marta Russo fu uccisa presso l’Università La Sapienza in quello che è stato uno dei delitti più misteriosi e cruenti della cronaca italiana degli ultimi decenni.

Marta Russo
Marta Russo, il post verità comparso sulla sua pagina social: “Non uccidetemi una seconda volta” @facebook – qnm.it

Proprio oggi, 9 maggio, ricade il giorno dell’uccisione della studentessa universitaria e sulla sua pagina ufficiale Facebook è comparso un messaggio che parla di verità. Il post, pubblicato ieri cita: “Domani non si parlerà di me. Si parlerà di uno sparo, di un assassino e un complice che negano le proprie responsabilità”.

Queste sono le prime parole che formano il lungo messaggio social. Oggi sono 26 anni da quando il 9 maggio del 1997, la 22enne Marta Russo, studentessa di giurisprudenza, fu gravemente ferita da un colpo di pistola nel piazzale universitario, morendo cinque giorni dopo in ospedale.

Marta Russo, 26 anni dopo la morte il messaggio su Facebook

Quando si apprese della notizia della morte della giovane studentessa romana si parlò di pista eversiva e terrorismo, fino a che, nel 2003 fu condannato per l’omicidio in via definitiva, sulla base di una testimonianza alquanto controversa, l’assistente universitario di filosofia del diritto, Giovanni Scattone. L’uomo fu accusato di omicidio colposo aggravato. Salvatore Ferraro, collega dell’assassino, fu condannato parzialmente al reato di favoreggiamento personale ma entrambi si sono sempre dichiarati innocenti. 

Marta Russo
Marta Russo, il post comparso sulla pagina ufficiale Facebook è scioccante (@facebook) qnm.it

Dal delitto di Marta Russo sono trascorsi ben 26 anni ed oggi sulla pagina social della ragazza, compare un post nel quale, come se fosse la stessa vittima a parlare, è scritto: “Si parlerà di “quella ragazza strappata alla vita nel fiore dei suoi anni”. Si parlerà e soprattutto parleranno tante persone che non ho mai conosciuto. Torneranno a parlare di “mistero” per fare due o qualche milione di click sui propri articoli. Proveranno a vendere libri o a farvi ascoltare podcast. Rilasceranno dichiarazioni cercando di alimentare dubbi per scaldare le platee, animare le discussioni e uccidermi, così, una seconda volta”.

“Allora stasera parlo io e vi racconto di una ragazza come tante, che aveva molti sogni per la testa, le proprie paure e passioni, amori e amicizie. E che ha sorriso fino all’ultimo istante, proprio come sorridevo in questa foto dove il futuro era ancora tutto mio, prima che qualcuno decidesse di togliermelo. Statemi vicini, perché domani è un giorno che va ricordato, ma nel modo giusto: attraverso la verità”.

Istituito il “Premio di laurea alla Legalità”

In occasione dell’anniversario della morte della giovane studentessa di giurisprudenza Marta Russo, questa mattina, 9 maggio, si è svolta una cerimonia in sua memoria al quale ha preso parte la famiglia della 22enne: i genitori Aurelia e Donato. Presenti anche il prorettore alla Quarta Missione e ai rapporti con la comunità studentesca Fabio Lucidi ed Enrica Gallo, quest’ultima studentessa della facoltà di Giurisprudenza.

L’incontro avvenuto nella Sala del Senato nel Palazzo del Rettorato, è stato fortemente voluto dalla Rettrice Antonella Polimeni. Durante la manifestazione è stato annunciata l’istituzione del Premio di laurea “Marta Russo” che verrà assegnato ogni anno a neolaureati con tesi dedicate a tematiche inerenti alla Legalità.

La Rettrice Polimeni ha concluso ringraziando la famiglia Russo per aver partecipato all’incontro e conclude dicendo: “Marta ha perso la vita 26 anni fa in circostanze tragiche, tuttavia il passare degli anni non ha sbiadito il suo ricordo”.