Maradona, per la sua morte otto rinvii a giudizio

Arriva a una svolta il processo per la morte di Diego Armando Maradona, otto le persone accusate di omicidio colposo

A distanza di oltre due anni dalla sua morte, cominciano a profilarsi le prime conseguenze giudiziarie per le persone che avrebbero avuto un ruolo nel decesso di Diego Armando Maradona.

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Un gigantesco murales dedicato a Maradona a Buenos Aires – Credits ANSA (QNM)

Otto le persone rinviate a giudizio, sono medici, infermieri e collaboratori del Pibe de Oro che avrebbero, con le loro negligenze, contribuito al decesso del calciatore più famoso del mondo.

Diego Armando Maradona, due anni di indagini

Ci sono voluti quasi due anni di indagini e di esame delle perizie del tribunale e di parte per consentire ai PM della procura di San Isidro per formulare le accuse. E ora, dopo avere respingendo tutti i ricorsi degli avvocati delle persone già sotto inchiesta, è arrivata la conferma del rinvio a giudizio con l’accusa di ‘omicidio semplice premeditato’. Una formula che appartiene al codice penale argentino e che è più grave del semplice omicidio colposo. Perché denota una colpa organizzata e prolungata nel corso del tempo.

Le persone che andranno a processo sono il medico personale di Maradona, il neurochirurgo Leopoldo Luque, la psichiatra Agustina Cosachov oltre a sei operatori sanitari che a vario titolo e con diversi incarichi avevano il compito di seguire il calciatore nel decorso postoperatorio per un intervento chirurgico alla testa dopo una brutta caduta.

Le accuse e i termini del processo

Sotto accusa anche il coordinatore infermieristico Mariano Perroni, gli infermieri Ricardo Almirón e Gisella Madrid, lo psicologo Carlos Díaz, il coordinatore medico Nancy Forlini e il clinico Pedro Pablo Di Spagna.
Tutti gli imputati rischiano tra gli otto e i 25 anni di carcere se giudicati colpevoli.

Gli avvocati della difesa avevano chiesto un’accusa più leggera in appello, quella appunto di omicidio colposo che prevede una pena massima fino a cinque anni di carcere. Ma i giudici hanno confermato le accuse dei PM.

Gli avvocati della difesa possono ancora appellarsi alla Corte di cassazione della provincia di Buenos Aires. Ma se anche questa corte boccerà il loro ricorso, il processo inizierà al massimo entro il prossimo febbraio.

Una morte triste e isolata

Diego Armando Maradona è stato trovato morto a letto il 25 novembre 2020 due settimane dopo essere andato sotto i ferri. Una brutta caduta in casa aveva provocato un coagulo di sangue alla testa che era stato asportato chirurgicamente.

Maradona si era isolato in una casa in affitto nel quartiere residenziale di San Andrés, dove era alloggiato non appena dimesso dall’Ospedale. In un primo momento si parlò di attacco di cuore. Poi una prima indagine ipotizzò carenze del suo staff medico. Sotto sequesto le cartelle mediche e i farmaci. Un quadro devastante secondo il quale Maradona era stato abbandonato in stato di semi-incoscienza e agonizzante per un periodo molto lungo.

La sua morte ha scioccato i fan di tutto il mondo. In centinaia di migliaia hanno fatto la fila davanti alla sua bara, esposta con la bandiera argentina, al palazzo presidenziale della Casa Rosada di Buenos Aires durante i tre giorni di lutto nazionale.