Il maltempo in Emilia-Romagna ha creato danni importanti e anche se la situazione migliora lentamente, l’allerta meteo continua. Sono due le vittime e oltre 500 persone evacuate nel Ravennate
Anche se il meteo è in leggero miglioramento questa mattina i nubifragi che hanno invaso la Regione Emilia-Romagna nelle ultime 48 ore hanno provocato gravissimi disagi e la morte di due persone.

L’ondata di maltempo ha travolto soprattutto l’area a cavallo delle province di Bologna e Ravenna. Sono circa 500 le persone che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni per precauzione o per scappare dalle violenti esondazioni dopo che alcuni argini si erano rotti ieri.
Ma la situazione è peggiorata nella notte con l’intensificarsi delle precipitazioni che non hanno dato tregua. Questa mattina, invece, il tempo sembra essere migliorato ma ancora permangono problemi rilevanti. Le scuole rimangono ancora chiuse.
Emilia-Romagna, il maltempo nelle ultime 48 ore
Nonostante la protezione civile avesse diramato per tempo l’allerta rossa mirata precisamente sulle zone del Ravennate e del Bolognese, il maltempo non ha risparmiato gli abitanti delle aree colpite dai nubifragi. Nelle ultime 48 ore la zona più critica è stata quella di Bagnacavallo (provincia di Ravenna) e alcune frazioni limitrofe, dove nella notte gli intervenenti dei vigili del fuoco sono proseguiti per il tamponamento della falla del Lamone.

L’allagamento si è poi allargato verso la zona abitata di Villanova. La strada Provinciale San Vitale/via Albergone è stata chiusa all’altezza del ponte del canale Fosso Vecchio. Stessa cosa anche per via Cocchi e tutte le strade secondarie in direzione di Villanova. Il Comune informa che l’acqua rende molto pericolose le strade, perciò il sindaco ha invitato tutta la cittadinanza a “prestare la massima attenzione e a rispettare i divieti di circolazione dove presenti, limitando gli spostamenti ai casi di necessità”.
Ancora disagi sulla rete ferroviaria dove il traffico risulta sospeso tra Russi e Lugo, ovvero Castel Bolognese e Ravenna e tra Mezzano e Lavezzola. Anche le scuole rimangono ancora chiuse. In particolare i paesi di Bagnacavallo e Brisighella, nel Ravennate, hanno annunciato la chiusura degli istituti scolastici di ogni ordine e grado. Chiusi anche gli istituti scolastici a Modigliana, San Prospero, Sasso Morelli, Sesto Imolese. Nel frattempo, la piena del fiume Lamone sta iniziando lentamente a scendere. A Conselice, dove la rottura degli argini del fiume Sillaro, è stato adottato l’ordine di evacuazione di due vie: Baldini e via della Cooperazione; mentre a <strong”>Faenza è stata riaperta la circonvallazione.
Due vittime
Il maltempo ha mietuto anche delle vittime. In modo particolare a Castel Bolognese, uno dei paesi più colpiti in provincia di Ravenna, dove è morto l’80enne Remo Bianconcini, mentre si trovava in sella alla sua bicicletta lungo gli argini del Senio. L’anziano signore è stato travolto dalla piena e, molto probabilmente, è morto annegato.
La seconda vittima si registra sulle colline imolesi, a Fontanelice. Qui una frana ha travolto la casa di Enrico Rivola, 74 anni, il cui corpo è stato ritrovato senza vita sotto le macerie. All’inizio si pensava che insieme all’uomo potesse esserci anche un’altra persona. Per fortuna, invece, la persona è stata successivamente individuata in un’altra casa poco dopo il ritrovamento del corpo del 74enne.
Una situazione devastante quella capitata in Emilia-Romagna. Il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, arrivato nella regione alluvionata per fare il punto sulla situazione con le autorità locali, ha spiegato, come riporta ANSA che: “nell’arco di 24 ore sono caduti più di 140 millimetri di acqua, circa un quinto di quello che normalmente è la media nazionale, un valore davvero importante su un territorio già provato da mesi di siccità e che ha creato un’importante via di scorrimento”.