Luca Delfino, il killer esce dal carcere e preoccupa un intero quartiere: la sua storia

Luca Delfino ha scontato la condanna a 16 anni e otto mesi per aver ucciso l’ex fidanzata. Il caso dell’uomo e come mai aumentano le polemiche in vista della scarcerazione. 

A breve è previsto il rilascio di Luca Delfino. L’uomo di 42 anni conosciuto come il “killer delle fidanzate” dovrebbe uscire dal carcere fra giugno e luglio 2023. I giudici di sorveglianza ribadiscono però che l’uomo potrebbe essere ancora molto pericoloso.

Luca Delfino
Luca Delfino e la vicenda del presunto “killer delle fidanzate” (ANSA)

Proprio per questo, infatti, è stato deciso di fargli trascorrere altri 7 anni e mezzo in una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems): si tratta di strutture che hanno di fatto sostituito i vecchi ospedali psichiatrici giudiziari.

La storia

Luca Delfino è stato condannato per aver ucciso la fidanzata Antonella Multari a coltellate il 10 agosto 2007 a Sanremo. L’uomo fu invece indagato e in seguito prosciolto per la morte di Luciana Biggi, un’altra sua ex sgozzata il 28 aprile 2006 a Genova.

Delfino processo
Luca Delfino in tribunale a Genova oggi 3 dicembre 2009 (ANSA)

Diverse telecamere lo avrebbero ripreso nei vicoli in cui fu massacrata la donna, ma per i giudici non ci fu una prova sufficiente tale da procedere con la condanna. In questo caso, inoltre, Delfino fu prosciolto per la morte di un compagno di cella a Sollicciano l’8 aprile 2018: il sospetto di averlo ucciso passò invece per un episodio di suicidio archiviato.

La novità dopo la scarcerazione

Adesso spunta invece la scadenza per la sua scarcerazione e tramite il suo avvocato Riccardo Lamonaca ha chiesto il trasferimento nella Rems Villa Caterina che si trova a Genova nel quartiere Prà. “Potrà stare più vicino alla casa dei familiari che in questo modo potranno più facilmente andarlo a trovare“, si legge in una nota.

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Delfino dovrebbe uscire dal carcere fra giugno e luglio 2023 (ANSA)

Proprio questa decisione ha scatenato la protesta dei residenti, nonché della famiglia dell’ex fidanzata.altre donne che si sentirebbero in pericolo vista la sua presenza. Molti pensano che quella struttura abbia più di qualche problema tale da fungere da colabrodo per possibili episodi di fuga.

A parlare al Secolo XIX è Riccardo Medici, una delle persone residenti in zona. “Quando è arrivata la notizia ho dormito per due notti con la luce accesa. In quella struttura non ci sono guardie e i pazienti scavalcano e escono, poi vengono ripresi e escono di continuo. Dal momento in cui è arrivata la notizia della sua prossima scarcerazione, ogni notte mi vedo davanti agli occhi lo sguardo di Luca Delfino“, ha spiegato l’uomo.

La posizione dell’avvocato

L’avvocato Riccardo Lamonaca ha infatti parlato della vicenda dell’uomo ancora rinchiuso in carcere. “Delfino non è un delinquente abituale, ma una persona seminferma di mente ritenuta socialmente pericolosa. Nella sua lunga detenzione è sempre stato un detenuto modello. Non ha chiesto mai permesso e ha sempre rispettato le regole e sono sicuro che farà altrettanto quando sarà rinchiuso in una residenza per l’esecuzione delle misure protette“, spiega il legale.

La speranza è quella di consentire maggiori visite della famiglia. “Noi auspichiamo possa essere quella di Pra’ per agevolare le visite dei familiari. Luca è perfettamente consapevole che se vuole tornare libero deve comportarsi bene, per questo sono sicuro che non evaderà dalla Rems“, conclude.