Killer di ‘ndrangheta evade dai domiciliari: strappato il braccialetto elettronico | Accuse e pene da scontare

E’ sfuggito al controllo dei carabinieri il killer di ‘ndrangheta che è evaso dagli arresti domiciliari. Stava scontando l’ergastolo a 30 anni per l’omicidio del carabiniere Roberto Lio e in attesa della sentenza della Cassazione per un secondo omicidio.

Non era la prima volta che Massimiliano Sestito ci provava ad evadere dalle misure cautelari alla quale era sottoposto. La prima volta successe nell’estate del 2013 quando approfittò di un permesso premio per tagliare la corda e scappare dal penitenziario di Rebibbia. La Squadra mobile di Roma, in quel caso, trovò il fuggitivo calabrese un mese dopo la fuga in una spiaggia di Palinuro, località marittima in provincia di Salerno.

'ndrangheta massimiliano sestito
‘ndrangheta, killer evade dai domiciliari: il piano per eludere i controlli – qnm

Ma per il killer di ‘ndrangheta non era la fine. Massimiliano Sestito, 52enne calabrese stava scontando una pena detentiva a 30 anni di reclusione per aver ucciso nel luglio del 1991 l’appuntato dei carabinieri Roberto Lio durante un posto di blocco a Soverato, paese in provincia di Catanzaro.

Il killer 51enne affiliato alla cosca catanzarese Iozzo-Chiefari-Procopio, che era ai domiciliari, in casa del padre, stava attendendo la sentenza della Cassazione anche per un altro omicidio. Questo ultimo risale a dieci anni fa quando il boss Vincenzo Femia, noto criminale della Capitale, venne freddato da un commando il 24 gennaio del 2013 vicino a Castel di Leva, periferia di Roma.

Evade dai domiciliari strappando il braccialetto elettronico: la fuga del killer di ‘ndrangheta

L’assassino 52enne Massimiliano Sestito per il secondo delitto, ovvero quello riconducibile al boss Femia, era stato condannato in Appello all’ergastolo. Ora era in attesa della sentenza definitiva della Cassazione prevista per il 3 febbraio prossimo. Ma il latitante legato alla cosca ‘ndranghetista che già aveva tentato la fuga in precedenza, questa volta non ha aspettato alcun esito finale decidendo di evadere dagli arresti domiciliari. 

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Il killer della ‘ndrangheta evaso dai domiciliari: il piano per eludere i controlli – qnm

Così il piano messo in atto da Sestito è molto semplice. Nella notte del 30 gennaio scorso il 52enne rompe il braccialetto elettronico e scappa via dall’appartamento del padre a Pero, (provincia di Milano) eludendo per qualche ora i controlli degli uomini dell’Arma. Infatti, nel giro di ispezione, i carabinieri notano la mancanza del boss in casa e lanciano immediatamente l’allarme.

Si attivano così gli investigatori, ancora una volta. Al momento le ricerche sono in corso nell’attesa di arrestare nuovamente il boss fuggitivo. La prima fuga di Massimiliano Sestito risale al 2013. Ma la latitanza, in quel caso, durò appena un mese. Nell’agosto dello stesso anno, infatti il boss ‘ndranghetista fu trovato su una spiaggia in Campania intendo a godersi il sole estivo.

L’omicidio del boss Vincenzo Femia: 10 anni dopo

L’omicidio del boss romano Vincenzo Femia, 76 anni, avvenuto dieci anni fa sarebbe da ricondurre a una guerra tra ‘ndrine nell’ambito dell’organizzazione criminale per il controllo del monopolio della cocaina.

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Killer della ‘ndrangheta, evade dai domiciliari a due giorni dalla sentenza di omicidio – qnm

Così nel 2013 a Roma si era aperta la faida per la supremazia del potere e il controllo del mercato della droga. Nel piano per uccidere il boss Femia avrebbe partecipato anche Massimiliano Sestito, facente parte del commando dell’agguato.

Nel 2021 per il boss calabrese, affiliato alla cosca catanzarese Iozzo-Chiefari-Procopio, arriva la condanna all’ergastolo nel processo di Appello Ter. Mentre è previsto per il prossimo 3 febbraio il verdetto della Cassazione. Sestito è latitante ormai da due giorni. Le ricerche serrate continuano su tutto il territorio nazionale nella speranza di stanare l’uomo delle “fuitine”.