Julia Ituma, pallavolista 18enne della nazionale italiana, è stata trovata morta questa mattina, 13 aprile a Istanbul. Il suo corpo è stato trovato davanti l’hotel in cui alloggiava con la squadra di volley
Era a Istanbul, Turchia, con tutta la squadra della nazionale italiana di volley per la semifinale di Champions League Julia Ituma. Questa mattina, 13 aprile, il suo corpo senza vita è stato rinvenuto davanti l’albergo dove soggiornava. Sarebbe precipitata dalla finestra dell’hotel, secondo alcune fonti del club di pallavolo.
Non è ancora chiara la dinamica del fatto ma, secondo quando si apprende dal quotidiano turco Hurryet, la ragazza si è suicidata buttandosi dal sesto piano. Il sito, come riporta anche ANSA: “Le indagini sull’incidente sono in corso ma dalle registrazioni della telecamera è emerso che la pallavolista si è suicidata nella notte”. La sua compagna di stanza, Julia Varela, non si è accorta di nulla perché dormiva. Il corpo è stato trovato intorno alle 5.30 davanti all’hotel.
Al momento sul caso indagano le forze dell’ordine turche. La pallavolista di 18 anni, stella nascente di volley, sognava di diventare la nuova campionessa azzurra. Una vita piena di impegni, allenamenti e passione. Dal Club Italia sino alle nazionali juniors, poi l’arrivo all’Igor Gorgonzola Novara con cui ieri aveva perso la semifinale di ritorno di Champions League contro l’Eczacibasi per 3-0.
Morta la pallavolista Julia Ituma, precipitata dalla finestra dell’hotel a Istanbul
La notizia della morte della giovane promessa della volley Julia Ituma arriva stamani dalla Turchia. La 18enne sarebbe precipitata, secondo fonti interne della Federpallavolo, dalla finestra dell’albergo a Istanbul a seguito di un gesto estremo.
Dopo la partita di semifinale di Champions League disputata ieri a Istanbul la squadra aspettava di far rientro in Italia oggi pomeriggio ma stamani l’orrenda scoperta del cadavere della ragazza. Sul motivo del gesto volontario aleggia il mistero.
Julia, classe 2004, era nata a Milano da genitori nigeriani. Era approdata solo l’estate scorsa a Novara dopo aver trascorso tre anni nel Club Italia, per la formazione federale che vede la selezione dei migliori astri nascenti azzurri.
La carriera della pallavolista azzurra
Julia ha iniziato a giocare a pallavolo all’età di 11 anni, cresciuta con il mito di Robertlandy Simon. La sua altezza (192cm) e la sua prestante forza fisica l’avevano indirizzata verso il volley. Un percorso di crescita eccezionale che in poco tempo l’hanno portata ad essere protagonista con la Nazionale Under 19 e vincere, l’estate scorsa, l’oro europeo e il riconoscimento di miglior giocatrice del torneo.
Mentre con l’Under 18 si aggiudica la medaglia di vicecampione del mondo nel 2021. Partita inizialmente nel ricoprire il ruolo di schiacciatrice, la 18enne si era spostata nel ruolo di opposto solo qualche mese fa. Come riporta il Corriere, l’allenatore della Nazionale Under 16, Pasquale D’Aniello, ha detto di Julia: “Di ragazzine ne ho viste tante ma Julia ha qualcosa in più delle altre. La prima volta che è arrivata al Centro Pavesi ha fatto cose impressionanti. Nel giro di un anno e mezzo è diventata una delle giocatrici più importanti in questa categoria”.
Così, la 18enne pallavolista è passata dalla società parrocchiale San Filippo Neri di Milano al Club Italia, senza mai abbandonare gli studi superiori. E’ cresciuta in pochissimo tempo fino ad arrivare all’Igor Gorgonzola Novara. Oggi, il club piange la fine di una stella che non brillerà più in terra ma solo in cielo.
