Ha ucciso il patrigno avvelenandolo. La madre di Alessandro Leon sopravvissuta condanna il figlio: “E un assassino ma…”

Alessandro Leon Asoli ha ucciso il patrigno avvelenandogli la cena. Dopo la confessione in carcere parla, oggi, la madre del killer, Monica Marchioni: “Mio figlio è un assassino ma ho voglia di abbracciarlo”

Ha aggiunto al piatto di penne al salmone il nitrito di sodio. A commettere il delitto il 15 aprile del 2021 è Alessandro Leon Asoli, figliastro della vittima, Loreno Gimandi. Il killer aveva anche tentato di uccidere sua madre, Monica Marchioni. A confessarlo è stato lo stesso detenuto lo scorso lunedì in sede d’Appello.

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La madre di Alessandro Leon, il 21enne che ha ucciso il patrigno (ansa) qnm.it

L’omicidio è avvenuto nel piccolo comune di Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna e da quella sera di due anni fa, la madre di Alessandro non si da pace per quanto accaduto. Dopo anni di silenzio, ora le prime parole.

Alessandro è stato condannato in primo grado a 30 anni di reclusione. Su la Repubblica, mamma Monica ha espresso tutti i suoi pensieri riguardo al figlio 21enne. La donna ha raccontato di come sta reagendo dopo la confessione del giovane omicida.

Alessandro Leon Asoli, il colpo di scena al processo: “Oggi dico la verità”

Monica Marchioni, madre di Alessandro Leon Asoli il 21enne che uccise il patrigno avvelenandolo e tentato di ammazzare anche la mamma, è un fiume in piena dopo due anni di assoluto silenzio. A la Repubblica, dichiara: “Era mio figlio, ma non era mio figlio”.

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Ha ucciso il patrigno avvelenandolo. Parla la madre di Alessandro Leon (ansa) qnm.it

La sera del 15 aprile 2021, Alessandro Leon Asoli tentò di uccidere anche la madre avvelenando con il nitrito di sodio il piatto di penne al salmone. La donna si salvò solo perché non riuscì a terminare il pasto per il forte sapore di ammoniaca. Non si salvò invece il marito di Monica, nonché patrigno di Alessandro, che invece terminò la pietanza solo per fare un piacere al figliastro.

Il ragazzo, sempre quella sera, cercò poi di soffocare la madre Monica facendole bere il veleno mentre lei era in preda ai dolori di stomaco e il marito Loreno ormai privo di sensi a terra. Al processo, il figlio anche dopo aver avuto la condanna a 30 anni, continua a proclamarsi innocente e, in aggiunta, accusava la madre di essere stata l’autrice del delitto del marito. Poi arriva il colpo di scena in sede d’Appello lo scorso lunedì con la confessione del 21enne: “Oggi voglio dire la verità. Sono stato io”.

Monica Marchioni, dopo la confessione del figlio di aver ucciso il patrigno

La madre dell’omicida 21enne Asoli, Monica Marchioni parla, intervistata da la Repubblica di come sta reagendo alla confessione che il figlio Alessandro Leon ha fatto lo scorso lunedì a processo: “Questo momento è per me il più difficile”. Ricorda i primi giorni successivi all’omicidio del marito Loreno Grimandi e al suo tentato omicidio e dice: “Ho passato dieci giorni in rianimazione e, una volta fuori dall’ospedale, non sapevo nemmeno se ero ancora viva. E’ stato un vero shock. Prima avevo come l’immagine che non fosse stato lui, anche se sapevo che era così. Ho dovuto accettare la realtà, era proprio mio figlio quella notte”.

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Parla la madre di Alessandro Leon, il 21enne che avvelenò il patrigno (ansa) qnm.it

Monica confessa che al momento non è ancora pronta a rivedere il figlio assassino dopo la tragedia che ha commesso quella sera di aprile del 2021. La donna racconta che ancora non riesce neanche a passare con la propria automobile vicino al carcere dove è rinchiuso il figlio, figurarsi incontrarlo dal vivo. Le uniche volte che mamma Monica ha visto il figlio 21enne è stato in tribunale. Così dice: “La prima volta, lui non mi ha vista. La seconda, invece, i nostri sguardi si sono incrociati. L’istinto è stato quello di abbracciarlo fortissimo. Ho avuto un malore. Lui ha commesso un delitto assurdo, premeditato e lo ha fatto solo per i soldi, per l’eredità. Io quegli occhi non me li dimentico. E non erano gli occhi di mio figlio”.

Per perdonarlo, dichiara la madre: “dovrei vedere un vero cambiamento in lui, non solo un pentimento. Ma io so che ora non c’è un ragazzo pentito. Se un giorno sapessi che si è pentito realmente, forse la prima cosa che farei sarebbe abbracciarlo. Perché mi manca sentire il suo odore”. Sul motivo che ha portato il figlio a commettere il delitto, Marchioni spiega: “Io so perché lo ha fatto. In quei mesi, aveva il cuore nero. Diceva sempre di volere soldi e potere. Spero che un giorno mio figlio possa aprirsi e rischiarare quel cuore ora troppo nero”.