Ex medico uccide moglie, figli e poi si suicida: la ricostruzione della tragedia familiare

Nuovo femminicidio con un ex primario in pensione che ha ucciso la moglie e anche i due figli per poi togliersi la vita: il drammatico scenario di un medico in pensione. 

Una tragedia in famiglia con un uomo che ha prima ucciso la moglie, in seguito i due figli e successivamente si è tolto la vita. La tragedia arriva da L’Aquila e ha come protagonista un ex primario di Urologia dell’ospedale di Teramo.

Strage famiglia L'Aquila
Uccide moglie e figli e poi si suicida, cosa è accaduto a L’Aquila (ANSA)

Carlo Vicentini era in pensione da un mese, avrebbe agito viste le gravi condizioni di salute di uno dei due figli. Gli investigatori sono intervenuti sul posto nel pomeriggio di venerdì 31 marzo 2023.

La ricostruzione

La tragedia è avvenuta all’interno della villetta di periferia della famiglia che si trova nel capoluogo abruzzese. L’uomo avrebbe prima colpito i membri del nucleo familiare e soltanto in seguito si sarebbe tolto la vita. Le condizioni gravi di uno dei figli sarebbero un elemento sul quale gli investigatori si stanno concentrando, ma non si esclude altre ipotesi sul caso.

Trovati in casa i cadaveri di due uomini e due donne, tutti trovati senza vita durante il primo pomeriggio di venerdì 31 marzo 2023 all’interno di una abitazione privata. Lo stabile è di proprietà dell’urologo Carlo Vicentini, professionista del settore sanitario andato da poco in pensione. I corpi ritrovati in casa sono quelli dei due figli, della moglie e del dottore. Sul posto il magistrato Guido Cocco, carabinieri e polizia Scientifica per i rilievi del caso.

L'Aquila omicidio
Strage familiare, uccide moglie e figli, poi si toglie la vita (ANSA)

L’episodio potrebbe risalire a qualche giorno fa. Alcuni vicini hanno infatti raccontato di aver visto per l’ultima volta la famiglia lo scorso mercoledì. Avrebbero contattato il medico, senza alcuna risposta, poi la chiamata alle forze dell’ordine. In seguito, invece, si sarebbe dato vita alla scoperta dei quattro cadaveri.

Il commento dell’Asl

Maurizio Di Giosia, direttore generale dell’Asl di Teramo, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla tragedia che ha colpito la famiglia dell’urologo Vicentini. Un messaggio che arriva dopo aver ricevuto la notizia circa la strage familiare di un ex dipendente dell’Azienda sanitaria locale di Teramo.

L'Aquila tragedia
Tragedia in famiglia a L’Aquila, la ricostruzione del caso (ANSA)

Era andato in pensione circa un mese fa, dopo aver fatto un grandissimo lavoro nella nostra azienda, nel reparto di urologia a gestione universitaria. Al momento del pensionamento il reparto è tornato a gestione ospedaliera, ma ha continuato con il grande lavoro impostato da Vicentini che era medico ricercato da fuori Teramo e fuori regione“, ha ribadito il dg dell’Azienda sanitaria locale di Teramo.

Non è l’unico caso

Un altro femminicidio è accaduto di recente anche a Terni. La vittima si chiamava Zenepe Uruci, 56enne di origini albanesi, uccisa a coltellate nel primo pomeriggio di giovedì 30 marzo 2023 all’interno dell’abitazione di famiglia che si trova in via del Crociere.

La donna è stata colpita più volte in diverse zone del corpo dal marito Xhafer Uruci, anch’egli cittadino albanese di 62 anni, in seguito sottoposto a fermo di polizia giudiziaria. L’uomo è accusato di omicidio volontario aggravato. Uno dei figli avrebbe tentato di avvisare la sorella e le forze dell’ordine, ma al loro arrivo il delitto era stato già commesso.

Sul delitto accaduto a L’Aquila si è espressa anche l’amica della vittima. La donna ha raccontato alcuni episodi che sarebbero accaduto non molto tempo fa, con tanto di dettagli riferiti alle forze dell’ordine. “Circa un anno fa c’è stato un periodo in cui l’abbiamo vista in giro con un occhio nero per diversi giorni. Con me non ha mai ammesso né confessato nulla, ma già allora il sospetto che quei segni non fossero accidentali, era forte“, ha spiegato la donna.