La guerra in Ucraina procede e adesso tutto potrebbe cambiare: cosa cambia con la distruzione delle munizioni all’uranio.
Va avanti da oltre un anno la guerra in Ucraina e adesso per la Russia si prevede un cambio di rotta importante. Proprio dai cieli del Paese, infatti, potrebbe arrivare un alleato non di poco conto. Gli Stati Uniti, infatti, avrebbero parlato con gli alleati in Europa: nessuno stop per l’invio di jet F-16. A confermarlo in Giappone sono fonti dell’amministrazione guidata da Joe Biden.

Mosca ha intanto parlato di presunte distruzioni di munizioni all’uranio, con tanto di possibile nube radioattiva verso l’Europa. Kiev ha seccamente smentito e parlato dell’ennesima fake news da parte di Vladimir Putin.
Cosa sta accadendo
Ad annunciarlo è Nikolai Patrushev, capo del Consiglio di sicurezza russo, che ha parlato della distruzione di un deposito di munizioni inviate all’Occidente. La notizia è stata diffusa dall’agenzia Ria Novosti che cita proprio fonti politiche russe qualificate. Proprio Patrushev ha ribadito che ci sarebbe un aumento dei livelli di radiazione nella vicina Polonia, ma da Varsavia nessun commento a riguardo.
Intanto i Paesi Bassi hanno già ribadito di possedere F-16 statunitensi e di volerli portare a Kiev, nonostante alcune fonti arrivate dagli USA non siano così propensi all’invio dei mezzi aerei proprio per fronteggiare la guerra in Ucraina. In realtà, però, tutto sarebbe cambiato e per Biden ora ciò potrebbe diventare un’altra delle priorità. “Ai piloti ucraini attualmente non è nemmeno permesso di addestrarsi sugli F-16 di proprietà degli stati europei“, aveva riportato qualche tempo fa il New York Times che ha citato un alto funzionario ucraino.

Joe Biden ha invece approvato il trasferimento dei velivoli fabbricati negli Stati Uniti, pur non essendo inizialmente convinto che l’Ucraina necessitasse proprio di jet così costosi. Non sono il problema dell’addestramento, ma anche altri aspetti che riguardano da vicino le decisioni di strategia sul fronte bellico. Proprio una tale decisione avrebbe però limitato la scelta di una coalizione in chiave Europa tale da far ottenere all’Ucraina gli F-16, con tanto di possibilità immediata di volo.
Slavyangrad reports:
“Further Khmelnitsky Depleted Uranium Update.
Excellent research by Gleb Georgievich Gerasimov.
A clear spike in gamma radiation was detected in Khmelnitsky on or about May 12th, with emission continuing to rise the following day and remaining at the… pic.twitter.com/8suutAFz1I
— Zlatti71 (@djuric_zlatko) May 14, 2023
La posizione dell’agenzia atomica in Polonia
Intanto l’Agenzia atomica polacca ha scritto un messaggio sul sito ufficiale, spiegando di essere a stretto contatto con l’Agenzia internazionale. “Non abbiamo ricevuto alcuna notifica di emergenza radioattiva, siamo in costante contatto con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, l’Autorità di regolamentazione nucleare ucraina (Snriu) e abbiamo accesso al Sistema Internazionale di Notifica Precoce di Emergenza Radiazioni (Usie)“, si legge nella nota.
L’Agenzia ha ribadito ancora una volta che la situazione nel Paese è assolutamente normale e che non ci sarebbe alcun pericolo di radiazioni in Polonia. “I picchi osservati negli ultimi giorni in Polonia, ma anche nel resto d’Europa, non sono insoliti. […] Si verificano regolarmente con l’arrivo delle piogge“, continua.

Si tratta di una risposta dopo l’accusa della Russia, rivolta all’Ucraina, in seguito all’attacco contro un deposito di munizioni d’uranio impoverito. Il ministero della Difesa russa ha intanto spiegato che sarebbero aumentati i bombardamenti contro i depositi di armi, provenienti dalla Nato, con lo scopo di bloccare la controffensiva già annunciata dall’Ucraina.