Le indagini nella scomparsa di Denise Pipitone potrebbero essere a una svolta. E’ stato prelevato in un campo rom della Capitale il Dna di una ragazza bosniaca
Nella trasmissione condotta da Gianluigi Nuzzi, Quarto Grado, andata in onda ieri sera, 3 marzo, su Rete 4 si è tornati a parlare del caso di Denise Pipitone, la bimba di Mazara del Vallo scomparsa nel 2004. Un nuovo elemento spunta dalle indagini che potrebbe riaccendere le speranze nel ritrovamento della piccola, oggi adulta, oppure potrebbe essere l’ennesimo buco nell’acqua.

Quella che potrebbe essere (o meno) la clamorosa svolta nelle indagini e risolvere il caso della scomparsa di Denise giunge proprio ieri sera nel corso della puntata della trasmissione tv.
La notizia arriva da Roma nei giorni scorsi e riguarda un campione di Dna prelevato a una ragazza 20enne di origini bosniache in un campo roma della Capitale. Ora bisognerà attendere i risultati e sperare che, questa volta, Denise possa finalmente ritornare a casa dalla sua vera famiglia.
Denise Pipitone: prelevato il Dna a una ragazza rom
Nel servizio curato da Chiara Marchionni andato in onda nella puntata di Quarto Grado di ieri sera, venerdì 3 marzo, su Rete 4 è stata data la notizia che nei giorni scorsi nella Capitale è stato prelevato un campione di Dna a una ragazza bosniaca in un campo rom.

La giovane 20enne potrebbe forse essere Denise Pipitone rapita ormai 18 anni fa mentre giocava davanti casa a Mazara del Vallo? Per averne la certezza o la smentita saperlo bisognerà attendere i risultati del test sul campione di saliva e la comparazione con quello della bambina.
In merito alla notizia sul Dna della ragazza rom, i genitori di Denise, Piera Maggio e Pietro Pulizzi, hanno scritto sul loro profilo social:“Siamo stati informati ieri sera per mezzo dei vari messaggi che ci sono pervenuti. No, eravamo a conoscenza di nulla. Rimaniamo in attesa di eventuali notizie concrete, sempre con i piedi a terra. Non possiamo permetterci illusioni dolorose”.
Chi è la ragazza rom: si riaccende la speranza
I genitori di Denise Pipitone sono intervenuti ieri sera, durante la trasmissione televisiva Quarto grado dopo che è stata data la notizia che i carabinieri avrebbero prelevato in un campo rom a Roma il Dna della ragazza bosniaca che potrebbe essere proprio la bambina scomparsa il 1° settembre del 2004.

All’Ansa, l’avvocato della famiglia Pipitone, Giacomo Frazzitta, comunica: “Sono fughe di notizie che colpiscono al cuore una madre e un padre in attesa. E queste cose non dovrebbero accadere”. Ma chi è la giovane rom a cui hanno prelevato il campione di Dna?La prima cosa che appare una coincidenza strana è il nome della giovane 20enne: si chiama Denisa. Seppur questo è un nome molto usato nella comunità bosniaca, di certo non lascia indifferente la somiglianza con la bambina scomparsa: Denise.
Secondo quanto riferito dalla bosniaca alla troupe televisiva di Quarto Grado, “è stata portata in una caserma dei carabinieri e le è stato prelevato un campione di saliva”. Infine, alla giovane è stata mostrata la foto di Piera Maggio, madre di Denise e gli uomini dell’Arma le avrebbero chiesto di non lasciare la città. La bosniaca ha raccontato di essere arrivata in Italia nel 2018 e di essere cresciuta in Bosnia insieme alla nonna. Ma un punto rimane importante: la rom ha anche dichiarato di essere venuta in Italia, prima del 2018, nel 2005, quando aveva tre anni.