Il caso di Denise Pipitone è pieno di esami di DNA e false piste: l’ultimo accertamento cade anch’esso nel vuoto. Gli accertamenti spengono qualche piccola speranza.
Denise Pipitone è la bambina scomparsa il primo settembre 2024 da Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. Da allora la famiglia ha partecipato a numerose trasmissioni televisive per chiedere cosa sia accaduto alla loro piccola sparita mentre si trovava vicino casa della nonna materna.

Adesso emerge un dettaglio su una giovane ragazza proveniente dalla Bosnia che ha ribadito di volersi sottoporre all’esame del test del DNA. La vicenda nasce da alcuni aspetti in comune con il caso Pipitone, ma l’esito purtroppo è stato lo stesso degli altri.
Cosa è accaduto
La comparazione fra il DNA della ragazza e quello di Denise Pipitone ha dato esito negativo. La giovane non è quindi la figlia di Piera Maggio e Pietro Pulizzi. Inevitabili gli accertamenti disposti dal procuratore di Marsala Asaro e dal pm Roberto Piscitello.
Le indiscrezioni sul test erano state lanciate nel corso della trasmissione televisiva Quarto Grado, ora la verità su quanto emerso. La ragazza bosniaca ha raccontato agli investigatori di essere giunta in Italia nel 2018, cresciuta in seguito dalla nonna dopo la parentesi Bosnia. La giovane di origine rom ha ribadito di essere stata nuovamente nel Paese anche nel 2005, quando all’epoca aveva ancora tre anni.

La ragazza bosniaca si chiama Denisa Beganovic e si è sottoposta al prelievo del DNA per la comparazione con la giovane scomparsa il primo settembre 2004. Si tratta di una giovane che abiterebbe nella periferia di Roma, nata il 29 settembre 2002. Proprio questa non coincideva sin dall’inizio con quella in cui è nata Denise (26 ottobre 2000), adesso la conferma emersa dal DNA.
La risposta dell’avvocato Frazzitta
A distanza di ore dall’annuncio si era espresso l’avvocato Giacomo Frazzitta, legale della famiglia di Denise, con un commento sulle indiscrezioni emerse a mezzo stampa, nello specifico in primis durante la trasmissione in onda su Rete 4.
“Sono fughe di notizie che colpiscono al cuore una madre e un padre in attesa. E queste cose non dovrebbero accadere“, ha ribadito Frazzitta ancora prima dell’esito parlando con l’agenzia ANSA. Il legale ha infatti commentato la notizia sul campione salivare di una giovane di origine bosniache che vivrebbe in un campo rom della città di Roma.

Inevitabile anche il commento dei genitori di Denise Pipitone. Piedi ben saldi per terra visto che non è il primo caso del genere in tutti questi anni. “Siamo stati informati per mezzo dei vari messaggi che ci sono pervenuti. Non eravamo a conoscenza di nulla. Rimaniamo in attesa di eventuali notizie concrete, sempre con i piedi a terra. Non possiamo permetterci illusioni dolorose“, aveva ribadito Piera Maggio.
Una notizia certamente inaspettata, accolta dai due genitori così come le altre, senza farsi alcuna illusione. Una nuova pista che si conclude con un nulla di fatto, a distanza di quasi 20 anni dalla scomparsa di Denise Pipitone. Il momento è difficilissimo, l’ennesima illusione che si conclude con un altro test negativo, ma la speranza della famiglia è di accertare cosa sia accaduto a quella bambina di quattro anni scomparsa da Mazara del Vallo nel 2004.
Non è l’unico caso recente, la vicenda Celentano
Anche la vicenda di Angela Celentano, bambina sparita ad agosto 1996 sul monte Faito, è stata accompagnata nelle ultime settimane da un atteso testa del DNA. Anche in questo caso le indagini procedono, ma il campione salivare di una giovane proveniente dall’Ecuador, seppur con qualche punto in comune con il caso, non avrebbe lasciato neanche in quel caso alcun dubbio.
Esito negativo e speranze svanite dopo il test di natura scientifica, nonostante la madre avesse dichiarato di poter essere ad una svolta, poi la delusione per una tragedia che va avanti praticamente da quasi 30 anni.