L’assurdo: no vax che volevano ottenere falsi green pass. Come? Tossicodipendenti si facevano vaccinare al loro posto in cambio della droga. 17 Indagati. Inchiesta della Procura di Catania
Da quando la pandemia è deflagrata, e tra le tante conseguenze ha portato anche alle vaccinazioni salvifiche e obbligatorie, il popolo dei no vax ha preso piede, cercando di convincere della innocuità del virus e nel contempo tentato di sfilarsi dalle vaccinazioni contro il Covid.

Negli anni abbiamo assistito e letto a dibattiti surreali, ma anche a truffe, poi stanate, per ottenere i green pass. Ma la storia, o meglio l’inchiesta che stiamo per raccontare, disegna retroscena inquietanti e parla di substrati preoccupanti.
Tossicodipendenti si facevano vaccinare in cambio di droga. 17 indagati. Per chi lo facevano
Indagini dei carabinieri di Catania su rapinatori e fabbricanti di armi artigianali hanno infatti fatto emergere questo tipo di scenario: per ottenere dosi di droga, e avendo con sè documenti ovviamente falsificati, riuscivano ad essere convinti di farsi iniettare il vaccino più e più volte. Il motivo? La finalità? Fare in modo che persone dichiaratamente no vax ottenessero, a loro posto, i green pass. Ecco perchè 17 persone al momento risultano indagate.

In sostanza stiamo parlando di soggetti con problemi di tossicodipendenza che per in cambio di una manciata di soldi, oppure come detto, di dosi di droga, volontariamente si sottoponevano alla vaccinazione contro il Covid. Se ne è occupata in un’inchiesta la Dda della Procura di Catania, in seguito ad una fase investigativa partita dai militari del comando provinciale, inerente una banda di rapinatori o presunti tali. Gli uomini dell’Arma stanno eseguendo un’ordinanza emessa dal Gip, nei confronti di 17 persone indagate, nove delle quali destinatarie di una misura cautelare.
L’inchiesta condotta dalla Dda di Catania, coinvolti anche fabbricatori di armi
All’interno della stessa inchiesta è stata scoperta anche la presenza e il coinvolgimento di fabbricanti di armi, artigianali, che vendevano le stesse a soggetti impantanati con la criminalità di quelle zone. Per l’operazione sono stati impiegati oltre un centinaio di militari degli uomini dell’Arma. Quali sono i reati ipotizzati? Rapina aggravata, sequestro di persona, fabbricazione, porto e compravendita di armi clandestine, falso materiale, cessione di stupefacenti e ricettazione. Dalle indagini, che come detto sono in capo alla Direzione distrettuale antimafia di Catania, è emerso che le persone coinvolte si erano rese responsabili di 3 violente rapine, a mano armata, nei confronti di altrettanti negozi a San Giovanni La Punta.
Inoltre, come già accennato poco prima, alcuni degli indagati, è stato scoperto, fabbricavano armi. Armi ovviamente da considerare clandestine, vendute a soggetti già coinvolti nella criminalità locale. Ogni arma veniva venduta al prezzo di 1000 euro. Ma è l’altra parte dell’inchiesta che ha destato il maggiore clamore dei media, perchè anche se la morsa del Covid si è notevolmente allentata, ogni fatto o vicenda che riconduca alla pandemia, ora quasi endemia, che ha bloccato l’intero globo suscita l’interesse di tutti. In questo caso anche di inquirenti e investigatori.
Una persona e’ stata vaccinata 3 volte in un mese
Ecco perchè scoprire che di questo sistema, in parte o in tutto sgominato, facevano parte anche tossicodipendenti, ha avuto una risonanza immediata. Le persone con evidenti problemi di droga si “sostituivano” nelle vaccinazioni contro il Covid-19 a coloro che invece si definivano no-vax e non avevano intenzione di “iniettarsi” quel siero, contro il quale sono state condotte spesso battaglie mistificatorie. Quindi, le persone che volevano ottenere la droga, si presentavano con documenti falsi, da chi doveva vaccinare. Cavie insomma, verrebbe da dire. E forse la realtà non era così lontana, perchè è stato accertato che almeno in un’occasione, una persona in un solo mese sia stata vaccinata per ben 3 volte. Immaginabili le conseguenze sullo stato di salute. I no vax, in questo modo ottenevano i green pass.