Incredibile episodio su un aereo privato, il pilota si accorge di avere compagnia in cabina, un cobra potenzialmente letale
Come nel film Snakes on a Plane: ma in quel caso i serpenti erano stati caricati a bordo da un malavitoso per organizzare l’attentato contro alcuni testimoni eccellenti. Serpenti, oltre a un carico di fiori irrorati di feromoni per rendere i rettili ancora più aggressivi, dovevano uccidere tutti a bordo.

A Rudolph Erasmus, pilota di un volo privato, un Beechcraft Baron 58 da Bloemfontein a Pretoria (Sudafrica), di serpente ne è bastato uno solo. E non appena l’ha visto, con grande sangue freddo, ha girato l’aereo optando per un atterraggio di fortuna.
Il cobra accanto al pilota dell’aereo
Sembra comunque la trama di un film quella raccontata dal pilota sudafricano che si è accorto che qualcosa non andava quando ormai era in quota: “Ho sentito un fremito sulla schiena, e ho pensato di avere lasciato la mia bottiglia bottiglia aperta. Poi ho guardato giù e ho visto il serpente che strisciava alle mie spalle sotto il sedile”.
Il serpente è un cobra sudafricano, non micidiale come i mamba ma estremamente velenoso. Il suo morso, anche se una delle specialità del cobra è quello di sputare il veleno negli occhi della sua vittima anche a distanza considerevole, paralizza i centri nervosi in pochi minuti e uccide al massimo in mezz’ora.
Il volo trasportava quattro persone: il comandante le ha avvertite… “Stiamo atterrando, c’è un serpente velenoso nella mia cabina”. Nessuno si è azzardato ad obiettare.
Paura a bordo: ma con calma…
Per fortuna le dimensioni ridotte dell’aereo hanno consentito un atterraggio molto veloce nel vicino aeroporto di Welkom. Una volta a terra il comandante Erasmus è uscito dalla cabina bianco come un cencio.
È la prima volta che si verifica un’emergenza del genere. Che non risulta inserita nei protocolli di bordo grazie ai quali i piloti sono pronti ad affrontare qualsiasi genere di emergenza. In un secondo momento sembra che due addetti al traffico di Worcester, da dove l’aereo aveva raggiunto Bloemfontein, avessero notato un serpente cercando anche di catturarlo. Senza riuscirci.
Emergenza inedita
I controlli prima del decollo non avevano riscontrato nulla di anormale: forse perché il serpente si era nascosto in una delle intercapedini del cockpit, proprio sotto la cabina.
I tecnici hanno bloccato l’aereo a terra battendolo palmo a palmo con due cacciatori di serpenti specializzati. Ma del cobra ancora nessuna traccia. Erasmus è stato elogiato dal commissario per l’aviazione civile sudafricano Poppy Khosa “per la sua grande abilità di pilotaggio che ha salvato tutte le vite a bordo”.
“Sono semplicemente rimasto calmo, così come anche i passeggeri. Questo ha aiutato…” si è schernito il pilota. Che tuttavia ha chiesto di dotare gli aerei sudafricani di un antidoto contro i serpenti velenosi.