Ciclismo, il campione del mondo muore in allenamento

Lutto per il ciclismo azzurro che perde uno dei suoi sportivi più rappresentativi per almeno un decennio

Una domenica come le altre. Qualche ora di allenamento sulla sua mountain bike con la quale continuava a pedalare in ogni momento libero. Poi il pranzo di Pasqua a casa di sua sorella.

Dario Acquaroli, Ciclismo Campione QNM 230410
Dario Acquaroli con la maglia iridata del campione del mondo durante una gara – Credits ANSA (QNM)Ciclismo

Dario Acquaroli è morto sulla sua bici, con ogni probabilità stroncato da un malore: aveva 48 anni. La sua scomparsa ha destato profonda impressione nel mondo sportivo dove Acquaroli era estremamente conosciuto.

Ciclismo, chi era il campione Dario Acquaroli

Dario Acquaroli è stato uno dei più grandi campioni nella storia della mountain bike. Aveva iniziato con le prime competizioni appena adolescente. A 18 anni il suo primo titolo mondiale, nel 1993. Un successo che contribuì anche a lanciare la moda della MBK nel nostro paese. Acquaroli per anni è stato un vero e proprio testimonial di questa specialità che nel frattempo si è evoluta in diverse competizioni, dal downhill ai percorsi misti.

Per almeno una quindicina d’anni Acquaroli ha dominato la scena del ciclismo off road insieme a Paola Pezzo, medaglia d’oro olimpica ad Atlanta e Syndney e due titoli iridati.

Un malore in allenamento

Sulla morte di Dario Acquaroli, 48 anni, è stata aperta un’inchiesta per capire esattamente la dinamica dell’incidente. Da quanto sembra il ciclista avrebbe avuto un malore perdendo l’equilibrio e battendo violentemente la testa durante una escursione nei pressi di Camerata Cornello, in alta Val Brembana.

Acquaroli era solo. Alcuni escursionisti hanno notato la bici e il corpo esanime in fondo a un sentiero e hanno dato l’allarme. Ma quando l’elisoccorso è arrivato sul posto non c’era più nulla da fare. Nel tardo pomeriggio la sorella lo ha riconosciuto.

La figura di Acquaroli è stata commemorata da migliaia di appassionati sui social network. Anche dopo il suo ritiro l’ex ciclista era rimasto molto attivo con gare amatoriali e senior lavorando a stretto contatto con i professionisti nell’ambito della fornitura e dell’equipaggiamento di bici professionistiche.