Caso Cospito, Torino assediata dagli anarchici: scontri e devastazione in centro | 5 arresti

Un corteo di manifestanti anarchici al centro di Torino ha sostegno del caso Alfredo Cospito ha portato scontri e distruzione per le vie. Arrestate 5 persone. Due poliziotti feriti. Cosa è successo

L’assedio è avvenuto ieri pomeriggio quando il centro di Torino è stato invaso da un migliaio di manifestanti anarchici riunitisi per sfilare contro il 41-bis a cui è sottoposto Alfredo Cospito, detenuto nel carcere di Opera a Milano e in sciopero della fame da ormai quasi 5 mesi. La tensione alta tra i manifestanti ha generato scontri e la distruzione di negozi e vetrine del centro città.

Caso Cospito
Caso Cospito, Torino assediata dagli anarchici, cosa è successo (ansa) qnm.it

Almeno 34 le persone fermate, cinque arrestate e due poliziotti feriti. Gli organizzatori avevano comunicato che sarebbero avvenuti disordini, e hanno mantenuto la promessa. Il caos tra gli anarchici e la polizia ha generato distruzione. Pietre scagliate contro vetrine, automobile parcheggiate lungo le strade danneggiate, lancio di bombe carta e petardi e muri imbrattati.

Per fermare il corteo, divenuto fuori controllo, un cordone di agenti della Polizia e di Carabinieri è intervenuto lanciando lacrimogeni contro i manifestanti. La voce dei circa mille anarchici era chiara: “Assassini”, “Fuoco alle galere” e “Fuori tutti dal 41-bis”, il motto ripetuto a gran voce dai partecipanti.

Caso Cospito: manifestanti anarchici assediano Torino |  Cosa è successo

Erano circa un migliaio i manifestanti che hanno invaso la città piemontese in difesa di Alfredo Cospito. Nel totale le persone controllate, identificate e riconosciute dagli agenti intervenuti per sedare gli scontri sono 350. Mentre, secondo quanto riportato dall’Ansa sono 5 le persone arrestate durante gli scontri e 34 quelle portate in questura per accertamenti. Tra queste almeno una è stata anche denunciata per possesso ingiustificato di armi e materiale esplodente.

Caso Cospito
Caso Cospito, Torino assediata da anarchici (ansa) qnm.it

Tra gli anarchici fermati non solo italiani provenienti dalle province di Udine, Imperia, Napoli, Caserta, Trento, Avellino e Brindisi, ma anche francesi e tedeschi. Negli scontri due poliziotti sono rimasti feriti. Uno è stato colpito da una bomba carta alla gamba, mentre un secondo agente donna è stata ferita da una bottiglia di vetro ad una mano. Durante i controlli sono stati sequestrati anche bottiglie piene di liquido infiammabile, scudi, maschere antigas, materiale per il travisamento e oggetti esplodenti e caschi. Inizialmente, il corteo anarchico era partito in modo civile.

La situazione è poi degenerata quando i manifestanti hanno raggiunto piazza Arbarello iniziando ad imbrattare vetrate di negozi, muri con scritte contro il regime del 41-bis. Frasi dure anche contro il ministro Nordio. Il fitto lancio di fumogeni e l’uso di idranti da parte della Polizia ha fatto poi disperdere i manifestanti giunti all’altezza di Porta Palazzo salvo poi riunirsi nuovamente. Infine, nella tarda serata di ieri, 4 marzo, un gruppo di manifestanti si è barricato nell’edificio che ospita una emittente radiofonica.

Le reazioni della politica

Durante il corteo anarchico a prendere la parola e l’unico ad accettare di parlare con la stampa è il 76enne veterano Pasquale Valitutti. Come riporta fanpage, l’anarchico ha detto: “Se Alfredo Cospito muore i responsabili saranno storicamente giustiziati dagli Anarchici. Questa è la mia personale opinione. La mia speranza. Quando si creeranno le condizioni i responsabili saranno giustiziati. Gli Anarchici sono l’unico gruppo politico che dimentica rapporti di forza e ragioni di opportunismo per fare giustizia”.

Caso Cospito
Caso Cospito, corteo anarchico assedia Torino (ansa) qnm.it

A spiegare la situazione drammatica nella serata di ieri anche il questore, Vincenzo Ciarambino che ha detto: “Se il corteo fosse andato a impattare nelle aree che interessavano i manifestanti, come per esempio corso Vittorio Emanuele e la stazione ferroviaria, vi lascio immaginare le conseguenze. Nessuno avrebbe mai pensato che sarebbero state devastate le macchine di privati o le vetrine dei negozi di commercianti che devono sbarcare il lunario. Questi sono danneggiamenti incomprensibili e senza criterio”.

Tra i primi a condannare il corteo anarchico e quello che ne è conseguito è Alberto Preioni e Andrea Cerutti della Lega: “Siamo inorriditi nel vedere il centro di Torino devastato da centinaia di criminali che urlano alla giustizia sommaria e si macchiano di atti di puro terrorismo. Esprimiamo la nostra solidarietà ai commercianti. E’ evidente che qualsiasi tolleranza o peggio connivenza ideologica con questi individui è un atto di complicità inaccettabile”. In una nota ill coordinatore di Forza Italia in Piemonte, Paolo Zangrillo, ha detto: Questi teppisti violenti vanno fermati una volta per tutte. La risposta dello Stato sarà ferma: nessun passo indietro”. Dello stesso avviso anche Fdi e il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, che ha scritto: “Esprimo la più ferma condanna per gli atti di violenza avvenuti a Torino”.