La situazione medica di Alfredo Cospito presenta delle novità: continua lo sciopero della fame per l’anarchico. Quali sono le condizioni dell’uomo. Il commento del medico personale.
Un professionista nel campo sanitario ha visitato nel carcere di Opera Alfredo Cospito, anarchico che da oltre 110 giorni sta osservando lo sciopero della fame. Una protesta legata alla propria condizione in regime di 41bis per evitare contatti e comunicazione con i movimenti anarchici, non senza conseguenze per la propria salute.

Il trasferimento da Sassari al carcere della provincia di Milano ha aumentato le tensioni anche da parte dei manifestanti che stanno ripetutamente scendendo in piazza per chiedere di porre un rimedio alla situazione. Di tutt’altro avviso il ministro Carlo Nordio che ha ribadito quanto già stabilito in precedenza dall’ex Guardasigilli Marta Cartabia.
Anarchico continua sciopero della fame, le condizioni
Alfredo Cospito pesa 71 chili ed è a rischio aritmie cardiache che potrebbero risultare potenzialmente fatali, senza dimenticare l’ipotesi di edemi cerebrali da non escludere se le cose dovessero prolungarsi. A ribadirlo è il medico di parte, nominato dall’avvocato Flavio Rossi Albertini, al termine della visita effettuata nel carcere di Opera durante la mattinata di sabato 11 febbraio 2023.
Nessuna volontà di porre freno alla protesta, almeno fino a quando non saranno prese in considerazione le proprie richieste. “È lucido e cammina sulle sue gambe. I parametri tengono ma basta poco perché la situazione precipiti senza dei segni particolari di allarme preventivo“, ha spiegato. Il medico ha ribadito di averlo provato ad incoraggiare sull’assunzione di “potassio per ridurre il rischio delle aritmie“, ha precisato il medico nominato dalla difesa.

Presa visione della cartella clinica, il dottore Andrea Crosignani ha ribadito ai microfoni della Rai di aver constata una “importante debilitazione, ma di una persona presente a se stesso. La determinazione per compiere tutto questo non è purtroppo un buon segno dal punto di vista medico”, ha ribadito il professionista sanitario.
Cospito si trova dallo scorso 30 gennaio nel carcere di opera dopo il trasferimento dalla casa circondariale di Sassari-Bancali. Ormai giorni, infatti, Cospito ha ribadito che non interromperà la protesta fino a quando non gli sarà revocato il regime 41bis. L’uomo avrebbe inoltre rifiutato una visita psichiatrica. In caso di peggioramento, invece, sarebbe necessario disporre del trasferimento presso il reparto penitenziario dell’ospedale San Paolo.
Manifestazione contro la revoca
La richiesta di revocare il carcere duro è stata bocciata dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, ora monta la protesta. I manifestanti anarchici sono scesi in piazza a Milano. Un corteo contro il regime di 41bis imposto ad Alfredo Cospito, non si escludono altre manifestazioni in diverse zone d’Italia dopo la scelta del ministro Nordio.
Proprio Nordio ha motivato la decisione con una spiegazione in merito alla istanza di revoca respinta. “Usa il corpo come un’arma, per orientare le iniziative di lotta della galassia anarco-insurrezionalista“, si legge nelle motivazioni ribadito dal Guardasigilli del Governo guidato da Giorgia Meloni.

Al contempo, inoltre, il ministro della Giustizia ha chiesto un parere al comitato bioetico per chiarimenti in merito all’ipotesi di un possibile trattamento sanitario obbligatorio, specialmente alla luce delle ultime novità sulle condizioni di salute di Alfredo Cospito. La situazione è delicata e anche il medico non lo ha nascosto dopo la visita effettuata presso il carcere di Opera.
Il controllo fra dottore ed esponente della Federazione anarchica informale è avvenuto senza particolari problemi. L’uomo avrebbe infatti raggiunto il medico “sulle proprie gambe“. La bocciatura sulla richiesta di revoca del 41bis, rilanciata dall’avvocato di Cospito, potrebbe causare una situazione ad oltranza che, di fatto, sarebbe causa di nuovi problemi di salute per l’anarchico. Al momento la situazione è sotto controllo, ma il medico ha annunciato che tutto potrebbe cambiare in maniera improvvisa e con conseguenze importanti.
Scontri a Milano
Manifestanti in piazza e scontri con la polizia per le vie della città di Milano. Momenti di tensione con lancio di oggetti e momenti di tensione fra forze dell’ordine in assetto antisommossa e anarchici che hanno distrutto vetrine di banche, danneggiato numerose aree esterne dei locali.
Lancio di lacrimogeni per disperdere la folla e situazione difficile dal punto di vista della sicurezza. La polizia è al lavoro per riportare la calma, ma la tensione con gli anarchici è forte ed è scaturito nel giro di pochi attimi durante la manifestazione per Alfredo Cospito.

La Questura di Milano ha confermato che, durante la manifestazione non preavvisata e solidale con l’anarchico Alfredo Cospito, i poliziotti sono intervenuti in diverse circostanze. Circa 400 i manifestanti giunti a Milano anche da altre città italiane. Inizio del corteo a piazza XXIV Maggio nel pomeriggio di sabato 11 febbraio 2023, poi diretti verso lungo viale Sabotino, a seguire invece gli scontri e il continuo lancio di oggetto e gavettoni contro i giornalisti.
La manifestazione si è diretta verso via Gola e anche in questo caso si è proseguito con il lancio di oggetti: danneggiati veicoli, strutture come bar e tutto quello che i manifestanti si sono ritrovati lungo il percorso.