Carlo Vicentini stermina la famiglia, il piano omicida dell’urologo in pensione

La tragedia familiare è partita dall’urologo in pensione Carlo Vicentini: figlie e moglie uccisi, poi il conseguente suicidio. 

Carlo Vicentini è l’ex primario di Urologia dell’ospedale di Teramo, andato in pensione da circa due mesi, che ha compiuto una strage in famiglia. Gli agenti hanno trovato davanti ai loro occhi una strage.

Strage L'Aquila tragedia
La casa in cui sono morti Carlo Vicentini, la moglie e i due figli (ANSA)

Per stabilire con certezza l’esatta dinamica della strage serviranno ulteriore tempo, così come spiegato dagli investigatori che hanno effettuato tutti i rilievi del caso. Intanto sono state effettuate in mattinata le autopsie sui corpo delle vittime dopo la decisione del pm Guido Cocco.

I dettagli

L’unica cosa certa sono le vittime: l’ex virologo Carlo Vicentini (autore dei delitti e in seguito suicida), poi la moglie Carla Pasqua e i loro figli Massimo di 43 e Alessandra di 36 anni. Stando alle prime informazioni raccolte, sembrerebbe emergere un primo quadro in seguito alle indagini del medico legale, nonché della Scientifica di Ancona.

La moglie di Vicentini sarebbe stata colpita al collo da un colpo di arma da fuoco, i due figli deceduti invece per colpo alla testa. Sarebbero in tutto cinque i colpi esplosi dalla pistola P38 posseduta dal medico. Proprio sua figlia Alessandra si sarebbe resa conto della furia omicida del padre, da qui il tentativo di fuggire e la morte sopraggiunta nel corridoio. La madre e il fratello sarebbero stati invece colpiti nel sonno, morendo però dietro la porta delle rispettive camere da letto.

Strage famiglia L'Aquila
Carlo Vicentini uccide figli e moglie, poi si suicida: le novità sul caso (ANSA)

Gli investigatori hanno scoperto una impronta della mano di Vicentini, tutta sporca di sangue, trovata sulla parete del corridoio. Sul luogo della tragedia sono arrivati poco dopo il delitto avvenuto lo scorso 31 marzo a L’Aquila, precisamente nella villa di famiglia.

Mentre in cucina e soggiorno non sarebbero state trovate tracce di sangue, bagni e camere da letto diventano di conseguenza scene del crimine.

Rilievi sul posto

Gli accertamenti sono stati condotti dalla Scientifica di Ancona e dall’anatomopatologio Fabio De Giorgio del Gemelli di Roma. Durante gli accertamenti medico-legali ci sarà anche il consulente Massimo Galassi, nominato dall’avvocato Bafile che ha seguito alcune cause civili per conto di Carlo Vicentini.

Le indagini intanto proseguono con gli agenti di polizia che hanno ascoltato diverse persone informate sui fatti, cercando anche testimoni per acquisire maggiori informazioni dopo la strage familiare compiuta da Vicentini. In casa della famiglia sequestrati due computer fissi, un pc portatile, registrazioni delle telecamere della villa, armi detenute regolarmente da Vicentini e un manoscritto dello stesso urologo.

Carlo Vicentini
Carlo Vicentini è il virologo in pensione che ha compiuto la strage di L’Aquila (ANSA)

Cresce sempre di più l’ipotesi della premeditazione, non prima che i familiari fossero andati a letto. Vicentini avrebbe quindi premeditato l’azione omicida, utilizzando la pistola regolarmente detenuta, per poi togliersi la vita. Cinque in tutto i colpi esplosi dalla P38. I primi accertamenti hanno intanto confermato il decesso nel sonno, da parte della moglie, con un colpo fatale al collo, per i figli colpi alla testa.

Il figlio disabile (Massimo) è stato scoperto senza vita accanto alla madre nel letto. La figlia Alessandra è invece morta dopo un colpo al petto, nel tentativo di fuggire lungo il corridoio di casa: la 36enne è morto dietro la porta della camera da letto. Gli inquirenti hanno ipotizzato un prolungato periodo depressione, aggravata dalle condizioni del figlio, disabile dalla nascita, nonché il pensionamento non accolto nel migliore dei modi.