Carabiniere colpisce giovane con calcio in faccia, secondo episodio in poche ore dopo Milano | VIDEO

Nuovo caso di violenza dopo quello denunciato a Milano: carabiniere prende a calci un giovane fermato per strada. Un nuovo video scatena altre polemiche. 

Da Milano a Livorno la situazione non cambia e così un nuovo video, diffuso questa volta dalla pagina social Welcome to Favelas, mostra sui social l’aggressione subita da un giovane ragazzo mentre viene immobilizzato a terra e picchiato da un carabiniere.

Carabinieri Livorno
Uno dei due carabinieri mentre tira un calcio in faccia al giovane fermato (Immagine Rete)

Le immagini arrivano a distanza di poche ore dall’episodio accaduto nella città lombarda in zona Bocconi. A cambiare sono i protagonisti: in Lombardia quattro agenti di polizia locale e una transessuale brasiliana, in Toscana invece un ragazzo e due carabinieri.

Cosa è accaduto

Dalle immagini del video, circolato sui social, si vedono due carabinieri mentre immobilizzano a terra un giovane. Uno dei due gli tira un calcio in faccia, proprio mentre il ragazzo si trova a terra, bloccato dal collega e quindi senza alcuna possibilità di proteggersi.

I carabinieri avrebbero chiesto al giovane di stare fermo mentre si trovava a terra, poi la decisione di ammanettarlo, proprio mentre uno dei due lo tiene per il collo. I due esponenti delle forze dell’ordine ripetono più volte al giovane parola “fermo” mentre è a terra. Il video mostrano il giovane che dice “mi fa male la gamba” e in seguito “la gente mi guarda, così mi fanno le foto“. Le immagini girate a Livorno risalgono allo scorso mercoledì 24 maggio, ma le polemiche non sono poche.

Livorno carabinieri
Un altro fermo immagine dell’arresto di un giovane a Livorno (Immagine Rete)

Intanto l’Arma dei carabinieri hanno preso una dura posizione dopo quanto scoperto sui social. “Tale condotta non è assolutamente in linea con i valori dell’Arma. Il comportamento del militare verrà giudicato immediatamente con il massimo rigore sotto ogni aspetto, a partire dal trasferimento istantaneo ad un incarico non operativo“, ribadiscono.

Chi è il giovane fermato

Il video riguarderebbe la parte finale di un intervento dei militari intervenuti nella zona di viale Petrarca dopo che un ragazzo avrebbe compiuto un furto in un supermercato di zona. Gli investigatori parlano di un giovane in stato di arresto con l’accusa di rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale. Secondo una ricostruzione, il giovane si sarebbe impossessato di materiale elettronico e non avrebbe effettuato alcun pagamento alle casse.

Un vigilante si sarebbe accorto del furto, ma il ragazzo lo avrebbe colpito, fuggendo in seguito dal negozio. Durante la fuga non si sarebbe fermato alla richiesta di alt, lanciata proprio dai carabinieri. “Raggiunto da uno dei due militari, prosegue la ricostruzione, ha continuato ad opporsi con veemenza al tentativo di arresto colpendo anche il carabiniere che nel frattempo aveva richiesto l’intervento del compagno di pattuglia“, si legge nella nota citata dall’ANSA.

Il precedente di Milano

Una transessuale di 41 anni è stata picchiata da quattro vigili della polizia locale a Milano. Per i quattro si prospetta un procedimento e le accuse di lesioni aggravate. L’arresto è avvenuto lo scorso mercoledì 24 maggio, con tanto di immagini che mostrano quanto accaduto vicino al plesso scolastico del Parco Trotter di via Giacosa, nel quartiere Turro.

Anche in questo caso alcuni studenti hanno ripreso l’episodio e postato sui social le immagini di quanto avvenuto a Milano. Ora la polizia locale e anche la Procura di Milano hanno avviato gli accertamenti, così da accertare le rispettive responsabilità. In Rete grande indignazione per quanto emerso dal filmato girato e diffuso da alcuni studenti, fra l’altro anche già ascoltati dagli investigatori.

Polizia locale donna picchiata
La Procura di Milano ha annunciato l’apertura di un fascicolo d’indagine (Immagine Rete)

Nel frattempo per la trans è invece scattata la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale: avrebbe dei precedenti con la giustizia risalenti al 2010. Intanto dalla relazione del Comando 2, che cita fonti sindacali, si legge nella versione fornita a distanza di diverse ore di grande tensione fra polizia locale, transessuale e alcuni genitori presenti nelle vicinanze.

A segnalare tutto questo è stata una persona, ribadendo di aver visto il transessuale che urlava contro i passanti, dicendo di avere l’Aids e di poterla trasmettere a chiunque si fosse avvicinato. I due episodi di Milano e Livorno hanno scatenato di conseguenza un ampio dibattito su possibili episodi di abuso di potere.