La neonata morta aveva soltanto sei mesi, le indagini dovranno accertare le cause del decesso: la procura apre una inchiesta.
Un momento difficile quello vissuto da una famiglia originaria della Puglia che ha subito un grave lutto in Belgio. La comunità di Carmiano, luogo d’origine della donna e anche dell’uomo, si è stretta intorno alla famiglia che si era trasferita all’estero per motivi di lavoro.

La piccola di soli sei mesi è morta in ospedale dopo un ricovero d’urgenza. La procura belga ha aperto una inchiesta per fare luce su quanto accaduto alla bimba deceduta in circostanze ancora da chiarire.
La vicenda della neonata
La bambina è stata ricoverata in Belgio a causa di una frattura al cranio che sarebbe sopraggiunta dopo una caduta all’interno della struttura scolastica. Alcuni quotidiani locali hanno parlato di un incidente accaduto lo scorso 27 febbraio all’interno di un asilo nido a Kessel-Lo. La piccola sarebbe caduta dalle braccia di una babysitter 33enne a cui era stata affidata.

Proprio la piccola sarebbe caduta, sembrerebbe in maniera accidentale, su un lettino. La bimba ha perso i sensi, da qui la necessità di ricoverarla in ospedale. Dopo essere giunta nel nosocomio di zona, i medici le hanno diagnosticato una frattura cranica con conseguente emorragia cerebrale. Proprio queste lesioni avrebbero provocato la morte in seguito ad un breve periodo coma farmacologico.
Allarme lanciato e soccorsi giunti sul posto per verificare le condizioni della piccola. La neonata è stata successivamente trasferita in ospedale, ma nel giro di poco tempo ha invece perso la vita a causa delle gravi ferite constatate al momento del ricovero d’urgenza.
I dubbi sulla versione della babysitter
La donna 33enne ha parlato con gli inquirenti e raccontato la propria versione dei fatti. Aveva in custodia la piccola, ma avrebbe fornito una versione non confacente con le lesioni accertate sul corpo della piccola. I riscontri medico-legali avrebbero infatti constatato danni non compatibili con una singola caduta, bensì con vere e proprie percosse.

La babysitter ha dichiarato che la bimba sarebbe scivolata dalle braccia, finendo sul lettino, riportando in seguito quanto riscontrato una volta giunta in ospedale. La notizia ha raggiunto la città di Carmiano, paese di origine di padre e madre della piccola.
Entrambi si erano trasferiti in Belgio per motivi di lavoro. Tutto sarebbe accaduto lo scorso 27 febbraio, a distanza di giorni, invece, il tragico epilogo con la morte della piccola. Al momento della tragedia erano presenti altri due bambini. La struttura è sotto sequestro e per gli altri bambini – la struttura ne poteva ospitare cinque in totale – si starebbe cercando una soluzione alternativa. Intanto l’agenzia Opgroeien si è dichiarata parte lesa, così da accedere al fascicolo giudiziario e comprendere i risvolti investigativi.
Le conseguenze
La Procura di Leuven ha di conseguenza iscritto nel registro degli indagati la babysitter con l’accusa di aver presumibilmente colpito la bambina, probabilmente anche in maniera ripetuta. La babysitter è stata di conseguenza anche sospesa dal lavoro presso l’asilo nido di Kessel-Lo, luogo in cui lavorava da qualche tempo.
Inevitabili ulteriori accertamenti a suo carico. Per gli inquirenti è formalmente accusata di violenza intenzionale e percosse. Al momento le sarebbe stata concessa la libertà condizionale, ma le indagini proseguono e i magistrati hanno intenzione di stabilire l’esatta dinamica della tragedia. La polizia ha intenzione di chiarire l’origine delle lesioni riscontrate sul corpo della piccola, così come ribadito dal medico legale, avviando una indagine approfondita.
Le indagini proseguono sotto la direzione del gip e dovranno stabilire l’esatta dinamica dei fatti. La decisione di sospendere la licenza per insegnare è un provvedimento momentaneo, diretta conseguenza degli elementi emersi alla luce delle indagini.