Intervento record per un tumore di 19 chilogrammi asportato ad una donna di 54 anni. La sua storia parte da una cisti ovarica di sette centimetri, poi tutto sarebbe cambiato nel corso degli anni.
Le enormi dimensioni del tumore asportato, per un totale di 19 chilogrammi, hanno come protagonista una equipe di esperti del settore sanitario. Alla donna di 54 anni è stato asportato una massa tumorale presso l’ospedale Sant’Anna di Torino.

Grazie all’intervento è stato possibile salvare la donna che conviveva da quattro anni con una cisti ovarica, inizialmente di sette centimetri e senza all’apparenza alcuna caratteristica maligna.
La storia
Il dolore cronico non le avrebbe consentito di sottoporsi a dei controlli ravvicinati, almeno fino a quando non ha scoperto che la massa era diventata di circa 40 centimetri e che occupava l’intera zona dell’addome. Necessario in questo caso l’operazione d’urgenza, il tutto realizzato con la laparotomia standard. Gli esperti del campo sanitario hanno parlato di una tecnica inevitabile per procedere con la completa asportazione del tumore.
I medici del Sant’Anna hanno confermato dagli esami la presenza di una neoplasia mucinosa ovarica al primo stadio: possibilità di sopravvivenza a cinque anni di distanza, per tale tipo di tumori ovarici, oscilla fra il 75 e il 95%, a circa 40% quando i tumori sono in uno stadio molto avanzato.

È bastata una visita ginecologica per scoprire che la 54enne, residente nella provincia di Torino, aveva avvertito dei forti dolori addominali e una particolare sensazione di peso in quella specifica zona. Proprio gli accertamenti sono partiti dal commento della donna che ha confermato l’esistenza di una cisti di sette centimetri, scoperta qualche anno prima (massa benigna).
Gli accertamenti strumentali, però, hanno mostrato un tumore di 40 centimetri per un peso totale di oltre 19 chilogrammi: la massa aveva ricoperto l’intera zona dell’addome. In genere, infatti, si tratta di dimensioni normali quando un ovaio va da 2 a 4 centimetri, per un peso pari a 5-10 grammi.
Il commento del Sant’Anna
Proprio il personale medico dell’ospedale Sant’Anna di Torino ha commentato lo straordinario lavoro d’equipe svolto dopo aver diagnosticato un tumore ovarico alla paziente. Necessario in questi casi l’utilizzo della tecnica chiamata laparotomia standard.
Si tratta di una decisione inevitabile viste le dimensioni e il volume. Per una completa asportazione, in totale sicurezza, i medici hanno ribadito di non aver preso in considerazione alcun altra ipotesi per la rimozione del tumore ovarico.

“L’integrazione dei metodi diagnostici e l’intervento immediato ha cambiato nettamente la prognosi della paziente, restituendole un’ottima qualità della vita. Questa storia insegna che le donne dovrebbero sempre rispettare i controlli ginecologici periodici e non sottostimare il dolore pelvico cronico per non arrivare a sviluppare una lesione così voluminosa“, spiegano con soddisfazione i membri dell’equipe che hanno realizzato l’intervento.