Anoressia, la dura lotta della 16enne Sara: la sua denuncia fa discutere

Una dura lotta contro l’anoressia e il coraggio della giovane 16enne. La storia è quella di Serena che parla delle difficoltà vissute in un momento di vita estremamente delicato.

I disturbi alimentari stanno condizionando parte della sua vita, ma nonostante questo Serena è una ragazza di 16 anni che vuole provare ad uscirne fuori. Il reportage di Anime Affamate, realizzato dal quotidiano Open, parla del dramma silenzioso legato al cibo e ai problemi correlati.

Disturbi alimentari
Disturbi alimentari, la storia di Serena e le difficoltà da affrontare (Immagine Rete)

La sua storia parte da lontano e mostra la voglia di stare all’interno della sua camera, diventata improvvisamente il suo mondo, con tanto di conseguenze inevitabili. Un momento complicato al quale si aggiungono le difficoltà fra assistenza umana e quella sanitaria emersa durante l’emergenza Covid.

La storia di Serena

Serena è una giovane di 16 anni i cui problemi sono aumentati durante l’emergenza sanitari, evento mondiale che praticamente causato enormi difficoltà anche relazionali. Scuola, amici e famiglia, in alcuni casi tutti lontani, con tanto di conseguenze difficili da affrontare. La ragazza si è confessata e ha spiegato come tutto sarebbe nato.

Una vera e propria ossessione per il cibo, con tanto di privazione e allo stesso tempo vergogna di essere così com’è. La giovane ha spiegato di vivere un periodo particolare, mostrando tutte le fragilità del caso, ma allo stesso tempo di volerne uscirne fuori. “Ero in camera da sola, ho rivisto una mia foto e ho capito che in quel mondo non andavo più bene. I miei compagni non sanno del disturbo, ho paura che pensino male di me“, racconta la ragazza.

Cibo rifiuto anoressia nervosa
Anoressia nervosa, il disturbo diagnosticato a Serena di soli 16 anni (Immagine Rete)

E pensare che una sera si sarebbe stretta fra le braccia della madre, raccontando per la prima volta la sofferenza alla quale i medici daranno un nome: anoressia nervosa. Da quel momento in poi ricoveri, spese economiche da affrontare una crisi da gestire, il tutto nell’indifferenza del mondo intero impegnato invece a combattere contro il Covid-19.

Inevitabile il ricovero di 10 mesi presso una residenza specializzata, adesso invece si trova a casa, guidata da supporto psicologico e anche nutrizionale, in modo tale da affrontare la vita fuori dalla struttura assistenziale. “Sono già due mesi che aspetto ma il sistema sanitario sembra non trovare una soluzione per me. ornare a scuola e non essere più costretta in Dad mi sta aiutando molto“, spiega.

I numeri in Italia

Su questa tipologia di casa sono emersi dei dati, pubblicati dalla rivista Jama Pediatric, con tanto di analisi sullo status mentale in cui vivono migliaia di ragazze e ragazzi come Serena. In Italia, infatti, un giovane su tre soffre di disordini alimentari. Globalmente, invece, la media è di 1 uno su alle prese con questi problemi, nel nostro Paese la media è ancora più alta.

Disturbi alimentari
La storia della ragazza e i problemi accusati durante il lockdown (Immagine Rete)

Le stime parlano chiaro e sono lo specchio di un problema sul quale c’è ancora tanto da fare. Rete di cure non ancora ben strutturato, la cui crescita è ancora difficoltà, ma i numeri sono allarmanti. Ogni anno questi problemi sarebbero causa di 3mila morti. Una situazione difficile da analizzare, un dramma che coinvolge tantissime ragazze e altrettanti ragazzi in Italia e non solo.