Andrea Papi è il runner morto a 26 anni dopo l’aggressione dell’orsa Jj4. A distanza di un mese dal decesso, la famiglia ha chiesto l’intervento della giustizia. Perché non c’entra nulla l’animale e di cosa si tratta.
Dal dolore per la morte di Andrea Papi, ragazzo ucciso dall’attacco dell’orsa Jj4 nel boschi di Caldes, all’attacco dei cosiddetti “leoni da tastiera” che si stanno adoperando sui social con attacchi contro il runner deceduto.

Diversi commenti offensivi, pubblicati in Rete, ora la decisione della famiglia che ha pubblicato una nota per spiegare tutto. La richiesta è rivolta direttamente all’autorità giudiziaria, poi sarà il momento di partire con eventuali denunce.
La rabbia della famiglia
La famiglia ha infatti ribadito con grande stupore che sui social sarebbe in atto una sorta di gioco al massacro, l’ennesimo dolore che si aggiunge alla già tanto sofferta scomparsa di Andrea. I legali hanno ribadito che la famiglia sta soffrendo per la perdita di Andrea. Il giovane runner ucciso mentre si trovava nei boschi “pare essere solo oggetto di una sterile discussione e non vittima. La famiglia depositerà formali atti di querela a tutela della verità e della memoria di Andrea“, spiegano gli avvocati.
Già diverse settimane fa la richiesta della famiglia era di evitare commenti aggressivi e denigratori per la memoria di Andrea Papi. “Muore per la seconda volta, vittima ora non tanto dell’orso ma dei leoni da tastiera“, ribadiscono genitori, sorella e fidanzata del ragazzo morto nei boschi dopo l’attacco del plantigrado.

La famiglia ha quindi ribadito di voler tutelare la memoria di Andrea e per questo ogni commento postato in Rete contro Andrea sarà oggetto di querela. La nota è servita anche per prendere le distanze da coloro i quali “estremizzano l’esigenza di tutela degli animali a discapito del rispetto per la vita umana, strumentalizzando le loro dichiarazioni e colpevolizzando il comportamento di Andrea“.
La nota dei legali
La famiglia del ragazzo aveva chiesto in numerosi appelli, fra cui anche quelli modalità intervista, ribadendo cosa ha fatto Andrea. “Non ha avuto alcun comportamento imprudente essendosi limitato a fare una passeggiata nel bosco sopra casa percorrendo una strada forestale carrabile. Ha subito suo malgrado l’aggressione mortale da parte di un’orsa (poi identificata in JJ4)“, si legge nella nota.

Un momento estremamente difficile per la famiglia di Andrea Papi, la sua fidanzata e le tante persone che lo conoscevano. Ancora diversi aspetti da chiarire sulla sua morte, ma il comune denominatore è quello del rispetto per la sua memoria.
“Mamma Franca, papà Carlo, così come Laura e Alessia sono affranti nel dolore per la perdita di Andrea, che oggi pare essere solo oggetto di una sterile discussione e non vittima […] La famiglia Papi (che non intende più accettare provocazioni) si vede costretta oggi a depositare formali atti di querela a tutela della verità e della memoria di Andrea, sempre più vittima, assieme alla famiglia, di chi ritiene che sui social si possa scrivere qualunque cosa“, ribadiscono gli avvocati Marcello Paiar e Maura Cravotto.