Alluvione Emilia Romagna, deviare acque dei campi verso Po e Adriatico: cosa prevede la nuova impresa del CER

La grave alluvione in Emilia Romagna ha provocato migliaia di sfollati e oltre una decina di vittime. Cosa si è pensato di fare per salvare la zona dall’acqua.

L’intenzione è quella di liberare le province allagate Emilia Romagna. Si vuole provare ad invertire la direzione di un corso d’acqua che per tantissimo tempo ha defluito esclusivamente in un unico senso.

Alluvione Emilia Romagna
Il torrente Magni fa paura. Una donna di nome Antonella ha casa invasa da 2 metri d’acqua (ANSA)

Proprio per la prima volta, infatti, l’intenzione è quella di far defluire le acque dalle campagne verso il Po e l’Adriatico e non come è avvenuto fino ad ora (l’esatto contrario). Si tratta di un lavoro che ha dato quindi spazio ad un vero e proprio canale di scolo lungo oltre 130 chilometri.

L’idea dopo l’alluvione in Emilia Romagna

Proprio Canale Emiliano-Romagnolo, anche identificato con l’acronimo CER, funziona di fatto al contrario. Tutto questo è stato deciso per evitare l’avanzamento dell’acqua e allo stesso tempo evitare la stessa ristagni, con tutte le conseguenze del caso.

Il CER è un canale che assicura l’approvvigionamento idrico delle province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini: l’area fa leva sull’apporto dell’agricolture e delle industrie, pur avendo una forte carenza di acque superficiali, in particolare durante i mesi in cui scarseggiano le piogge. Tecnici e operati lavorano per trasformare il CER in un canale di scolo, ma i problemi sono tanti. “Una manovra complicata dalla pioggia che continua a cadere“, si legge su Repubblica.

Alluvione Emilia Romagna
Gravi danni e vittime provocate dall’alluvione in Emilia Romagna (ANSA)

Nonostante sia stato svuotato già durante l’inizio del mese di maggio, però, il CER ha di fato incamerato proprio l’acqua dei vari fiumi esondati a causa della recente alluvione in Emilia Romagna. Sulla questione è intervenuta Raffaella Zucaro, direttrice del Canale Emiliano Romagnolo, che ha spiegato nel dettaglio di cosa si tratta.

Il CER non è un canale di scolo è come un grande vascone che accumula l’acqua ad uso irriguo“, ribadisce Zucaro. Una volta quindi entrata l’acqua, infatti, l’unica via d’uscita è la direzione dai campi verso mare e fiumi e non viceversa. Emerge infatti la necessità di procedere con la situazione diametralmente opposta, così da evitare un peggioramento delle già grave situazione vissuta.

Cosa significa deviare l’acqua

Grazie a questa operazione di deviazione delle acque verso Po e Adriatico, pari a un milione e mezzo di metri cubi (totale disponibilità contenuta nel CER), si potrà così intervenire ed evitare di peggiorare la situazione già precaria. Sulla questione è intervenuto a Repubblica Nicola Dalmonte, in qualità di presidente del Canale Emiliano Romagnolo.

In questo momento sono in atto due manovre, a Est e a Ovest grazie all’abbassamento del livello del Savio stiamo scaricando una parte dell’acqua nel fiume. Dall’altra parte invece facciamo defluire l’acqua verso il Cavo Napoleonico“, ha spiegato Dalmonte.

Emilia Romagna maltempo
I danni provocato dall’alluvione in Emilia Romagna (ANSA)

Si tratta di un processo certamente complesso che necessità di un supporto dall’alto, mediante l’utilizzo di un drone, così da avere un quadro completo su cosa fare e in che modo. Le difficoltà restano però tante visto che la pioggia ostacola e non poco il volo del drone stesso, da qui l’attesa di migliori condizioni climatiche e nuove soluzioni in vista. “Abbiamo dovuto inviare squadre via terra per raggiungere le paratie, che non rispondevano più da remoto“, ha ribadito il presidente del CER.

I consorzi di Bonifica stanno già iniziando a immettere nel canale per svuotare i campi allagati. In questo modo ridurremo la pressione sul territorio, liberando gradualmente buona parte del reticolo idrico invaso dalle piogge. Anche perché sta continuando a piovere“, conclude il presidente del Canale Emiliano Romagnolo Dalmonte.