Alfredo Cospito, dopo il parere della Cassazione sul 41bis | Prende gli integratori

Novità importanti sul caso dell’anarchico Alfredo Cospito: cosa sta accadendo dopo l’annuncio del sostituto procuratore della Cassazione. 

Alfredo Cospito è attualmente detenuto presso il reparto penitenziario dell’ospedale San Paolo di Milano. Un lungo sciopero della fame durato oltre tre mesi e accompagnato da un peggioramento delle condizioni di salute. Non si placano invece le proteste andate in scena, non senza tensioni con la polizia, in tutta Italia.

Cospito carcere novità
Novità per il caso di Alfredo Cospito, cosa è accaduto

L’uomo si trova al regime 41bis, così come deciso in precedenza, per impedire eventuali comunicazioni con la FAI (Federazione Anarchici Italia) e quindi con l’esterno. Il sostituto procuratore della Cassazione, Piero Gaeta, avrebbe espresso un parere sulla vicenda.

Anarchico al 41bis, ora si trova in ospedale | Cosa potrebbe accadere

La vicenda Cospito potrebbe cambiare inevitabilmente il prossimo 24 febbraio. Toccherà alla Suprema Corte esprimersi sul carcere duro imposto all’anarchico. La difesa ha chiesto invece di annullare il provvedimento. A riportare la notizia è il quotidiano la Repubblica che ha parlato dell’uomo ricoverato.

Sono 117 i giorni di sciopero dalla fame. Un lungo periodo durante il quale avrebbe bevuto acqua, in poche occasioni con zucchero o sale, camomilla in serata, smettendo in seguito di assumere integratori. Una situazione peggiorata ulteriormente dopo il trasferimento dal carcere di Sassari-Bancali a quello di Opera, in provincia di Milano.

Cospito carcere
Il processo ad Alfredo Cospito e una delle ultime immagini dell’uomo dal carcere

I consigli dei medici di parte, con tanto di richiesta nell’assumere potassio per evitare aritmie cardiache, sono la diretta conseguenza di quanto accaduto ad Alfredo Cospito. L’organismo dell’anarchico ha subito inevitabili stravolgimenti, da qui la perdita di quasi 50 chili di peso, diretta conseguenza di un digiuno durato quasi quattro mesi.

Lo stesso procuratore Gaeta ha sottolineato che le motivazioni del Tribunale di sorveglianza di Roma mostrerebbero una “carenza di fattualità in ordine ai momenti di collegamento” con il movimento anarchico. Questo tipo di verifica sarebbe invece fondamentale e necessario, pur non “trasparendo nelle motivazioni dei provvedimenti“, si legge in una nota.

Il commento dell’avvocato

A parlare della vicenda ci ha pensato l’avvocato di parte dopo aver lasciato l’ospedale San Paolo. “L’ho trovato molto provato, magrissimo e pallido. Ha ricominciato con il potassio e riprenderà anche con gli altri integratori“, aggiunge l’avvocato Caterina Calia.

Il parere del procuratore generale potrebbe quindi porre concludersi, ammesso che la decisione da prender nelle prossime settimane sia confacente con le aspettative di Alfredo Cospito. “Mi ha detto che non vuole suicidarsi, ma lottare contro il 41bis che è una cosa terribile da quello che ha visto“, ha ribadito il legale.

Manifestazioni piazza Cospito
Manifestazione a Torino e polizia in assetto antisommossa

Proprio dalla fine di gennaio, subito dopo il trasferimento in Lombardia, Cospito avrebbe deciso di inasprire ulteriormente la protesta contro il 31bis, sospendendo di fatto qualsiasi tipo di integratori. Avrebbe continuato a bere tre litri di acqua al giorno, zucchero e sale. Proprio per questo, di conseguenza, il personale medico avrebbe chiesto il ricovero al San Paolo in via del tutto precauzionale.

Con la lettura del parere del pg Gaeta, in merito alla revisione della decisione, con tanto di richiesta di annullamento e rinvio della decisione al Tribunale di Sorveglianza di Roma, Cospito avrebbe iniziato nuovamente ad assumere integratori.

La richiesta

Nel frattempo, invece, il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo ha parlato del parere, inviato lo scorso 2 febbraio al ministro Carlo Nordio, in merito alla possibilità di trasferire l’uomo in Alta Sicurezza. Non mancano anche in questo caso le proteste degli anarchici che hanno annunciato di non volersi fermare fino a quando Cospito non sarà fuori dal regime di 41bis.

Bisogna parla dell’eventuale idoneità delle misure proprie del regime riferito al circuito della cosiddetta Alta Sicurezza. Non tralasciare anche ulteriori opportune forme di controllo proprie dell’ordinamento penitenziario, senza dimenticare l’attività investigativa a contenere l’indubbia carica di pericolosità sociale del detenuto“. ribadisce Melillo. Il caso coinvolge anche la politica nazionale e per questo non mancano le polemiche.