28enne violentata a Milano, il dramma della vittima di abuso | Cosa ha raccontato

La 28enne violentata a Milano racconta il dramma vissuto mentre stava andando al lavoro. Abusata sessualmente da un uomo di 35 anni. Fermato l’aggressore

Un racconto dettagliato dove a farla da padrone è la paura di una donna appena 28enne abusata sessualmente da un uomo mentre si stava recando al lavoro in bicicletta. Il dramma alle 5:20 della mattina. La vittima spiega al Corriere della Sera come sono andati i fatti e di come lei si fosse accorta che qualcosa stava per accadere.

28enne violentata
28enne violentata a Milano, il racconto dell’abuso – (ansa) – qnm.it

L’ennesima violenza ai danni di una donna quella registrata lo scorso 7 gennaio 2023. Tutto si svolge in pochi minuti mentre la ragazza stava recandosi sul posto di lavoro, un supermercato di Cornaredo, in provincia di Milano, dove la 28enne italiana è impiegata come commessa.

E’ stata inseguita nel parcheggio del supermercato da un uomo di 35 anni incensurato di origini straniere. Il carnefice ha poi abusato di lei. L’uomo accusato del reato di violenza sessuale aggravata è stato fermato e arrestato dai carabinieri. Dopo la violenza la 28enne è stata soccorsa dai colleghi e portata al centro di Soccorso violenza sessuale della clinica Mangiagalli dove è stata visitata dai medici. “Sono terrorizzata da quanto accaduto. Ho paura che possa accadere anche ad altre persone”.

Commessa 28enne violentata a Milano: il racconto della vittima

La violenza è avvenuta lo scorso 7 gennaio alle prime luci dell’alba nel parcheggio del supermercato di Cornaredo, nel milanese. La vittima è una giovane commessa di 28 anni di origini italiane che in quel supermercato ci lavorava. Ed è proprio mentre stava recandosi al lavoro che la giovane è stata aggredita.

28enne violentata
28enne violentata a Milano, il racconto della vittima di abuso – (ansa) qnm.it

Il racconto scioccante della vittima mette i brividi. Raggiunta alle spalle improvvisamente appena arrivata nel parcheggio del negozio. Aggredita e scaraventata a terra da un 35enne. Per evitare che la donna urlasse, l’aggressore le copre la bocca con una mano e le blocca la testa per terra. Abbassa i pantaloni e inizia a palpeggiarla ovunque finché, alla fine, scappa via.

L’abuso è iniziato intorno alle 5 della mattina. La donna, che alle 6:00 attacca il suo turno di lavoro, racconta al Corriere: “Mi stavo girando per vedere chi fosse, sentivo una mano che mi chiudeva la bocca, mi spingeva per terra e mi faceva cadere. Mi ero accorta che qualcuno mi stava seguendo sebbene io fossi in bici, la macchina sulla destra, non mi sorpassava e mi chiedevo come mai andasse così piano”. La ragazza racconta che fa quel tragitto ogni mattina. La macchina si ferma all’interno del parcheggio e la sensazione che qualcosa di grave si stia per svolgere prende sempre più forma nella mente della donna.
I filmati delle telecamere di sorveglianza confermeranno quella sensazione.

Le indagini e l’arresto dell’aggressore

L’abuso sessuale viene ripreso dalle telecamere di video sorveglianza poste all’interno del parcheggio del supermercato dove la vittima lavora. Confermano il racconto della 28enne e danno modo agli investigatori di iniziare le indagini. Il presunto stupratore è un 35enne ecuadoriano arrestato dai carabinieri per violenza sessuale aggravata su ordine del gip Sara Cipolla.

28enne violentata polizia
28enne violentata a Milano: il racconto dettagliato dell’abuso (ansa) – qnm.it

L’attività investigativa ha permesso di arrivare al proprietario della macchina, un furgoncino Citroën Nemo, ripresa sia dalle telecamere di sorveglianza del supermercato sia da quelle poste sulla strada. Il 35enne si chiama Jixon Octavio Briones Sarco, vive a Rho, e dopo il fermo è stato portato al carcere di San Vittore.

Nelle indagini, oltre che alla descrizione fornita dalla stessa vittima, fondamentali sono state le immagini delle telecamere della zona che hanno permesso ai carabinieri di Cornaredo di risalire al nome del proprietario della vettura. Dopo due giorni dal fatto gli investigatori hanno individuato l’uomo presso un’area di servizio in stato di ebrezza. All’interno del furgoncino è stata rinvenuta la stessa felpa che la vittima aveva descritto nel giorno dell’abuso. Il pm Gentilini ha richiesto la misura cautelare, eseguita nei giorni scorso. Mentre, il gip Cipolla ha descritto la modalità della violenza come “cruenta”. L’uomo ha dimostrato la sua evidente pericolosità nel non controllarsi davanti ai propri impulsi sessuali.
La vittima era stata soccorsa dai colleghi, terrorizzata. Poi era stata visitata dai medici del Soccorso violenza sessuale della clinica Mangiagalli: «Sono rimasta sconvolta per quello che mi è accaduto. Ho paura che quanto è successo possa accadere anche ad altre persone, ovviamente da oggi avrò molta paura a recarmi al lavoro».