Alcolici e farmaci diventano un mix letale per una giovane di 18 anni morto a causa di un arresto cardiocircolatorio. Necessaria la conferma tramite autopsia.
Assumere superalcolici e psicofarmaci sarebbe diventato un mix fatale per una ragazza di 18 anni durante una serata passata a casa di un’amica. La morte sarebbe sopraggiunta per arresto cardiocircolatorio, ma in ogni caso servirà l’autopsia per fugare ogni dubbio sul caso. L’esame è stato già effettuato, non resta che attendere i primi risultati.

La polizia ha ricostruito la tragedia e cosa sarebbe accaduto durante la serata trascorsa fra amiche. Le due sarebbero prima uscite insieme per bere qualcosa, poi rientrando a casa avrebbe dormito nella stessa abitazione, in una zona centrale della città di Monza, tutto di comune accordo con il padre presente in casa.
La dinamica
L’indomani mattina il padre di una delle due, dopo essersi svegliato, si sarebbe accorto dei problemi avvertiti dalla figlia, ancora più grave invece l’amica. Priva di conoscenza sul letto, senza alcuna risposta. Inevitabile in questo caso la chiamata dei soccorsi e il trasferimento d’urgenza presso l’ospedale San Gerardo di Monza. L’amica è deceduta nel nosocomio, la figlia dell’uomo è stata invece salvata.
La tragedia si è consumata durante la notte fra domenica e lunedì scorso, a distanza di giorni il racconto di un terribile evento. Nel frattempo gli agenti di polizia hanno trovato nascosti in camera, precisamente sotto il letto e dentro l’armadio, farmaci e bottiglie di superalcolici. Le forze dell’ordine hanno rinvenuto nello specifico psicofarmaci, gin e whisky.

L’ipotesi più accreditata, dopo quanto scoperto, è quella di un’assunzione di farmaci e alcol durante la notte, da qui i problemi di salute e i malori accusati nel corse delle ore successive. La vittima avrebbe comunque assunto periodicamente dei tranquillanti, così come riportato da Repubblica, ma sul caso sarebbero ancora diverse le questioni da appurare grazie anche all’esame autoptico.
Ora toccherà infatti all’autopsia confermare le cause del decesso, così come disposto dalla Procura di Monza. Intanto l’aperta del fascicolo è senza ipotesi di reato, su una possibile morte violenta o di altro genere.
Non è l’unico caso recente
Durante gli scorsi giorni, di nuovo a Monza, ci sarebbe stato un simile episodio. Un uomo di 37 anni è deceduto, accasciandosi a terra, proprio mentre si trovava in compagnia del padre. Ricovero d’urgenza in ospedale al San Gerardo e morte successiva. La polizia avrebbe trovato la vittima in possesso di diversi grammi di cocaina. Anche in questo caso inevitabile l’esame autoptico per chiarire le cause del decesso del giovane residente a Pavia.
Mai come in questo caso, infatti, a parlare dopo le due tragedie ci ha pensato Marco Odorisio, questore di Monza, con tanto di appello ai più giovani. “Voglio parlare direttamente ai ragazzi affinché non buttino al vento la loro esistenza e non si autodistruggano. Anche a fronte di difficoltà e paure, che si aprano, con le famiglie, con gli amici, con le persone a loro vicine, perché la vita è una e ha un valore inestimabile“, ha ribadito Odorisio.