L’attaccante del Milan Zlatan Ibrahimovic è tornato sotto la luce dei riflettori dopo sue dichiarazioni in un’intervista: “Giocherò altri 2-3 anni. Poi è molto probabile che mi siederò in panchina”. Zlatan sarebbe più un Mourinho, aggressivo e pepato, o un Guardiola, riflessivo e “filosofico”?
Dopo l’intervista choc di qualche mese fa dopo sembrava prossimo all’addio al calcio e successivamente le polemiche a distanza con Guardiola, Ibra in campionato è tornato un guerriero, superando anche quota 100 goal in serie A: Galliani si augura sicuramente, quindi, che anche questa uscita possa portare nuova linfa allo svedese.
– Futuro allenatore?
“E’ molto probabile che una volta chiuso con l’attività da calciatore, mi metta a guidare una squadra. Anche se avevo detto di no”. Giusto il tempo di appendere le scarpette al chiodo. “Mi vedo in campo ancora due o tre anni, poi vediamo. Fare l’allenatore sia una grossa responsabilità. Giocare è più semplice”.
– Il paragone con Henrik Larsson
“Anche Henrik Larrson, quando giocava, aveva detto che non avrebbe mai allenato. Ora, invece, è un allenatore (del Landskrona). Non posso sapere cosà accadrà tra due-tre anni, devo solo aspettare”
– Bookmaker scatenati
I bookmaker esteri si sono sempre attivati dopo queste dichiarazioni: Unibet infatti offre a 20,00 la guida di una squadra di Allsvenskan (la massima serie svedese) entro il 2020; una panchina in Serie A pagherebbe 25,00, stessa quota per una squadra di Premier League, mentre un incarico nella Liga spagnola è dato a 30 volte la posta. Vale 50,00 la guida della nazionale svedese. E Ibra ct dell’Italia? C’è anche questa opzione, quotata a 200.
Altre due o tre stagioni quindi per vedere cosa lo svedese, 30 anni, deciderà di fare tra qualche anno: il carisma senz’altro non gli manca, la parlantina neanche. E siamo sicuri che in pochi avrebbero da contraddire di fronte a un allenatore così… Berlusconi, non nuovo a promuovere ex giocatori, ci starà già iniziando a pensare?
Foto da AP/LaPresse