Wrestling WWE, Vince McMahon nell’occhio del ciclone

Vince McMahon, presidente esecutivo e maggiore azionista della WWE, colosso globale del wrestling,  ha rimborsato la sua compagnia con quasi 18 milioni di dollari dopo lo scandalo che lo ha travolto

Il presidente esecutivo della WWE Vince McMahon ha pagato alla sua azienda 17.4 milioni di dollari a titolo di rimborso per i costi legati alle indagini effettuate dal consiglio di amministrazione sui presunti pagamenti in denaro effettuati da McMahon mentre era amministratore delegato.

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Vince McMahon, per 40 anni al vertice della WWE – QNM

McMahon per tutti, anche in Italia, è l’uomo del wrestling. Ha ereditato dal padre la compagnia conducendola attraverso una vera e propria rivoluzione televisiva, ideando nuovi format, contribuendo alla creazione di personaggi e traghettandola alla sua definitiva evoluzione digitale. Oggi la WWE è un colosso globale che macina ogni anno quasi 1.2 miliardi di dollari in introiti e diritti.

Vince McMahon, il signor Wrestling

Un uomo estremamente popolare, di grande successo, enormemente potente. Per anni McMahon ha diretto lo show contribuendo in modo non solo economico ma anche artistico creando un vero e proprio colosso in ambito internazionale.

Insieme a lui il figlio, Shane, che alcuni anni fa è uscito dalla WWE per proseguire la sua attività imprenditoriale autonomamente al di fuori della compagnia di famiglia. E la figlia Stephanie, moglie di Triple H, più volte campione mondiale e attualmente al vertice dell’azienda con ruoli dirigenziali e creativi. Una donna altrettanto forte che molto spesso è entrata in forte contrasto con il padre.

Perché il rimborso

Secondo un comunicato ufficiale, Vince McMahon ha effettuato il pagamento giovedì 23 marzo. McMahon ha anche accettato di rimborsare la società per eventuali costi aggiuntivi legati alle indagini successive al 31 gennaio: quindi non è escluso un ulteriore versamento oltre a quello da 17.8 milioni di dollari che al momento chiude il conto con gli esborsi che McMahon avrebbe autorizzato per mettere a tacere alcune dipendenti che avrebbero subito molestie da parte sua. Soldi che riportano alle casse dell’azienda quanto speso da McMahon oltre a spese legali e di istruttoria.

McMahon inizialmente si era ritirato da alcuni incarichi esecutivi lo scorso giugno quando le indagini sono state avviate per poi ritirarsi definitivamente il mese successivo. Ma a gennaio era tornato in piena carica presidenziale.

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McMahon a sinistra con Triple H, il wrestler che ha sposato la figlia – QNM

Indagini e accuse

Secondo le accuse tuttavia McMahon avrebbe nominato se stesso e due ex dirigenti della WWE nel consiglio di amministrazione della società per forzarne le decisioni e il consiglio avrebbe continuato a nominarlo presidente esecutivo. Cosa confermata lo scorso gennaio…

Persino sua figlia Stephanie McMahon, che era stata suo braccio destro insieme a Nick Khan, uno dei soci della WWE, si è dimessa dopo il rientro di suo padre in azienda. Un momento di forte crisi istituzionale per la WWE che aveva anche dato mandato ad alcuni consulenti per esaminare una possibile vendita.

Secondo una indagine del Wall Street Journal McMahon era indagato dal consiglio per aver pagato non meno di 12 milioni di dollari negli ultimi 16 anni per mettere a tacere alcune accuse di cattiva condotta sessuale e infedeltà.