Il suo nome era nell’aria da diverse settimane, oggi a mezzogiorno nel Salone d’Onore del Coni, è arrivata la conferma ufficiale. Valentina Vezzali sarà la portabandiera italiana a Londra in occasione delle imminenti Olimpiadi la cui 30esima edizione si aprirà il 27 luglio prossimo per chiudersi il 12 agosto. La fiorettista di Jesi, 38 anni ha sbaragliato la concorrenza convincendo tutti i componenti del Coni chiamati a votare, il numero uno Petrucci su tutti. La Vezzali prima di sfilare con la bandiera azzurra a far da apripista nella sontuosa cerimonia d’apertura, riceverà dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano la bandiera tricolore il prossimo 22 giugno al Quirinale.
Tre ori olimpici di fila
Non poteva essere che lei a rappresentare il nostro paese alla kèrmesse a cinque cerchi londinese, tutti lo ripetono come una ritornello. Per l’atleta marchigiana in forza al gruppo sportivo delle Fiamme Oro si tratta di un coronamento di un sogno, un onore certo ma anche un onere, una responsabilità, ma siamo sicuri che la signora della scherma mondiale sia la persona giusta per rappresentare i colori italiani nella trasferta britannica. La carriera della Vezzali è stata folgorante e ancora tanto può regalarci in fatto di medaglie. Prima schermitrice al mondo ad essersi aggiudicata tre medaglie d’oro olimpiche in tre consecutive edizioni (da Sydney 2000 a Pechino 2008 e pensare che ad Atlanta nel ’96 conquistò l’argento), la Vezzali vanta anche sei titoli mondiali e di cinque titoli europei individuali, undici Coppe del Mondo e 14 titoli nazionali assoluti.
L’emozione della Vezzali
Valentina ha vinto tutto ciò che c’era da vincere, ma l’incarico affidatale dal Coni non è solo per la striscia di medaglie vinte nel corso degli anni. La schermitrice più vincente al mondo è un esempio da seguire in pedana come nella vita, uno stereotipo di donna completa ed impeccabile. Grande ed indescrivibile l’emozione provata dall’azzurra quando ha ricevuto la stretta di mano da Napolitano: “Sono molto emozionata, mi batte forte il cuore: portare la bandiera è come vincere l’oro olimpico. E devo dire grazie ai miei genitori e al mio maestro di scherma, perché fin da piccola mi hanno insegnato valori importanti quali l’impegno, il rigore, la serietà e il rispetto delle regole nella scuola, nello sport e nella vita” – ha commentato. La Vezzali sarà la settima atleta della scherma azzurra a sfilare bandiera in mano, i suoi predecessori sono stati Nedo Nadi, Giulio Gaudini, Edoardo Mangiarotti per due volte, Giuseppe Delfino, Giovanna Trillini e dopo atleti del calibro di Trillini, Chechi e Rossi protagonisti nelle ultime tre edizioni.
“Sarà un momento caotico”
L’incombenza diventa ancora più pressante se Valentina pensa al frangente critico attraversato dal nostro paese: “Rappresentare il nostro paese in un momento così difficile: la crisi economica è forte i giovani non vedono il futuro, gli anziani hanno paura di perdere i diritti acquisiti in una vita di lavoro. Lo sport può dar modo agli italiani di sognare e avere qualcosa in cui credere. Ecco perché ricevere il prossimo 22 giugno la bandiera tricolore dal presidente della Repubblica sarà un onore: ho avuto esperienze importanti, ma questa è ancora più importante” – ha proseguito la fiorettista. Quel momento sarà solenne e rappresenterà un nuovo traguardo nella sua vita professionale: “Come immagino quel momento? Divertente e come sempre disordinato: ogni volta dovremmo rispettare la fila per sei, non lo facciamo mai, ma siamo uniti e ci divertiamo tantissimo. In ogni caso spero di trasmettere ai giovani qualcosa di bello”.
Vezzali preferita alla Pellegrini
La scelta ricaduta sul nome della Vezzali è stata unanime. In corsa per rivestire l’ambito ruolo c’erano Federica Pellegrini, Alessandra Sensini e Josefa Idem, tre grandi icone dello sport italiano, tre donne che hanno saputo lottare e sudare per arrivare sul tetto del mondo nelle rispettive discipline. Il patron del Coni Petrucci ha spiegato come sia stato facile e senza complicazioni scegliere la fiorettista come portabandiera: “La Vezzali non è solo una grande campionessa dello sport, ma anche un esempio per i giovani: sarà un alfiere degno per l’Italia. Avevamo un mese di tempo per fare la scelta ma oramai tutti conoscevano il nome individuato. Sulla Vezzali non c’è stato alcun dubbio: Valentina ha vinto tutto quello che poteva vincere, ma soprattutto ha dimostrato serietà, correttezza, lealtà e puntualità ogni qualvolta le è stata chiesto un impegno serio non solo nello sport, ma anche nella vita” – ha detto Petrucci a margine della riunione del Consiglio nazionale del Comitato olimpico.