Ultim’ora Antonio Conte: pronto per il ritorno in Serie A, scelta a sorpresa
Tutto in venti giorni, quelli che forse non cambieranno la storia del calcio ma riscriveranno la storia di Antonio Conte e non solo. Perché mai come in questo momento la possibilità che il tecnico torni in Italia è altissima e c’è una grande favorita su tutte.

Per uno che ha allenato e vinto molto con Juventus e Inter, cosa manca a completare il trittico delle meraviglie? Non ce ne vogliano i tifosi delle altre squadre, però la risposta è chiara. Se l’allenatore leccese arriverà sulla panchina del Milan, come ci garantiscono fonti certe, completerà un grande slam che tutti i suoi colleghi sognano.
Nelle prossime tre settimane in fondo sapremo, perché il Milan è atteso da un tour de force non da poco. Al ritorno in campionato lo aspetta la Lazio all’Olimpico e poi il Sassuolo a San Siro la domenica successiva, ma soprattutto il 5 febbraio il derby di ritorno in campionato dopo il pesante 3-0 di Riyad.
Tempo di incontrare il Toro in Serie A e il 14 la gara d’andata con il Tottenham per gli ottavi di Champions League (ritorno l’8 marzo a Londra). In quell’occasione Conte sarà sulla panchina giusta, quella degli Spurs, ma molti la vedono già come un cambio di consegne.
Ultim’ora Antonio Conte: pronto per il ritorno in Serie A con una panchina a sorpresa
Tutto parte dalle voci degli ultimi giorni, nate dal ritardo che il Tottenham sta mostrando nel rinnovare il contratto con l’allenatore italiano. I termini sono molto chiari: scadenza il 30 giugno 2023 ma anche l’opzione di rinnovo almeno per un altro anno.
Conte, che è persona intelligente oltre che molto scafata, non vuole farsi trovare impreparato perché ha già fiutato l’aria che tira su quella sponda del Tamigi. Così sta cominciando a preparare il terreno ed è uscito allo scoperto con la sua ultima intervista al ‘Guardian’. Una chiacchierata che è anche una riflessione sulla vita e su quello che ha dovuto affrontare negli ultimi mesi.
Dire addio per sempre a tre amici che aveva nel cuore, gente di calcio come lui, è stata durissima: “Perdere in così poco tempo tre persone che conoscevo benissimo non è stato semplice. Quando accade questa situazione ti porta ad avere delle riflessioni importanti”. Non fa nomi, ma il riferimento a Gianpiero Ventrone (suo storico preparatore atletico e con lui al Tottenham fino a pochi giorni prima), Sinisa Mihajlovic e Gianluca Vialli è chiaro.

Da qui il discorso si allarga sulla sua idea di vivere il calcio non più come un lavoro totalizzante. Perché a Londra non vive in un appartamento ma ancora in albergo e ha lasciarto in Italia sia la moglie che la figlia, impegnata con il liceo.
Un’assenza che mai come nelle ultime settimane gli ha fatto male: “Questa stagione mi ha dato modo di fare una riflessione importante sul mio futuro. Quando lavoriamo e il lavoro è in cima alla nostra mente e testa, forse ci dimentichiamo di stare con la famiglia e gli amici. Questa è la nostra passione e per la passione abbiamo perso molte cose. Ma quando accade questa situazione, inizi a pensare che forse è bene dedicare più tempo alla famiglia e ai tuoi amici, anche a te stesso”.
Antonio Conte ha voglia di famiglia e di cambiamenti in carriera: il sacrificato sarà Stefano Pioli?
Antonio Conte pronto a mollare tutto, quindi, oppure solo il Tottenham? Almeno per ora è difficile immaginarlo lontano dal suo mondo. Molto più facile invece immaginare che voglia cambiare soltanto aria e il fatto che il resto della sua famiglia viva a Milano sembra facilitare di molto il compito.
In effetti le voci di un suo avvicinamento erano cominciate nell’autunno 2017. Lui aveva vinto lo scudetto con il Chelsea, i rossoneri vivevano un momento complicato con la proprietà cinese che poi avrebbe esonerato Montella sostituendolo però con Rino Gattuso. Nel 2019, finito il rapporto con i londinesi, l’arrivo all’Inter per due stagioni. E ora la storia può ripetersi.
Tutto questo mentre Stefano Pioli sta vivendo il suo periodo più complicato da quando è arrivato su quella panchina. La magia con i tifosi sta scricchiolando e le voci di Fréderic Massara alla Juventus per dirigere il mercato certo non aiutano.

Conte al Milan, con uno tra Tuchel e il rientrante Pochettino agli Spurs, quindi? Una possibilità molto concreta. “Quando lavoro, io dedico tutto me stesso al mio club: lo sto facendo con il Tottenham, come ho fatto prima con il Chelsea, la Juve e l’Inter. Non penso sarei un buon allenatore se non lo facessi, e nessuna delle mie squadre si è mai lamentata della mia dedizione”, ha chiosato l’ex capitano juventino.