Trapattoni: le gaffe e gli strafalcioni più assurdi di sempre

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Giovanni Trapattoni è diventato la seconda voce delle telecronache della Nazionale. Il ‘Trap’ ha già collezionato qualche gaffe nel suo nuovo ruolo. Ma quali sono stati gli strafalcioni più assurdi di sempre del tecnico di Cusano Milanino? Trapattoni è un allenatore sanguigno che sa motivare e caricare la propria squadra per portarla al successo. La sua carriera da allenatore è stata pazzesca riuscendo a vincere 7 Scudetti, 1 Bundesliga, 1 campionato portoghese e 1 campionato austriaco ai quali vanno aggiunti 1 Coppa dei campioni, 3 Coppa Uefa, 1 Coppa Intercontinentale, 1 Supercoppa Europea, 1 Coppa delle Coppe e 5 coppe nazionali. Insomma un percorso pazzesco che hanno fatto diventare il ‘Trap’ come uno degli allenatori più vincenti e conosciuti nella storia del calcio mondiale. Ora questo nuovo incarico in Rai che sta destando qualche perplessità al pubblico da casa. [/multipage]


[multipage]I tempi televisivi
Si perchè il 76enne Trapattoni, seppur abbia un bagaglio tecnico mostruoso e sia un grandissimo allenatore, non sembra troppo adatto per fare il commentatore tecnico durante la telecronaca. Il ‘Trap’ non riesce infatti a seguire i tempi della diretta andando troppo spesso ‘a braccio’ e sovrapponendosi alla voce di Alberto Rimedio. Questo provoca, per il pubblico a casa, un miscuglio di voci che rendono a volte la telecronaca incomprensibile. [/multipage]

[multipage]I detti del Trap

Il ‘Trap’ oltre a sbagliare i tempi degli interventi si dilunga in concetti astratti, i suoi ‘famosi detti’, che lo hanno reso famoso in tutto il mondo. Il web si sta sbizzarrendo, come sempre in questi casi, con nuovi gruppi sulle pagine social. Trapattoni durante le ultime partite della Nazionale, più che ad un commento tecnico, si lascia andare ad esclamazioni quali: «Siii bravi», «Molto bene» o «attenti» facendo una sorta di allenatore in cabina di commento. Al gol di Pellè contro Malta ha spiegato la difesa maltese cosi: “La difesa maltese è come la spugna: si mette l’acqua, l’acqua, l’acqua e alla fine la spugna perde l’acqua” ma anche nelle altre partite ha dato il meglio di sè. [/multipage]

[multipage]Le metafore incomprensibili

In carriera, per spiegare i momenti delle sue squadre, ha spesso usato delle metafore che sono diventati dei propri marchi di fabbrica: “Mai dire gatto se non ce l’hai nel sacco” è stata una delle frasi più divertenti e goliardiche tanto da averla ‘inglesizzata’ con due perle storiche nel suo trascorso alla guida della Nazionale dell’Irlanda in: “Be careful of the cat, don’t say you have the cat in the sack when you don’t have the cat in the sack” e “The cat is in the sack, but the sack is not closed. The cat is in it, but it’s open and it’s a wild cat”.[/multipage]

[multipage]La famosa sfuriata al Bayern
Trapattoni è sempre stato un allenatore col sorriso sulle labbra ma anche severo nei momenti fondamentali. Ai tempi del Bayern Monaco entrò come una furia in sala stampa ed iniziò ad inveire su alcuni suoi giocatori con un tedesco misto italiano che divenne celebre sopratutto per le esclamazioni “Strunz”. Il giocatore tedesco fu uno dei bersagli del tecnico italiano e quel video divenne virale.[/multipage]

[multipage]I detti personalizzati
Altre perle di Trapattoni sono state: “Il nostro calcio è prosa, non poesia” oppure, prima di Italia-Spagna finale dell’Europeo 2012 disse: “La Spagna ora è insuperabile, come Davide contro Golia, un gigante da abbattere. Però mai dire mai: i gatti dormono solo quando sono tutti nel sacco“. I dati auditel hanno dato comunque ragione alla Rai che ha avuti ascolti importanti per la Nazionale grazie anche ai commenti naif del grande Trapattoni.[/multipage]