Il numero otto al mondo si è imposto contro il tennista toscano in due set. Ora una rivincita in semifinale: “Affronto un osso duro”
Il tanto atteso derby azzurro tra Jannik Sinner e Lorenzo Musetti è durato poco più di un’ora e quindici minuti. L’altoatesino si è aggiudicato agevolmente la sfida, battendo il toscano con un doppio 6-2. Una gara senza storia, probabilmente segnata dal maggiore freschezza di Sinner. Il numero otto al mondo aveva infatti sfruttato qualche ora di riposo in più rispetto al rivale, avendo chiuso l’ottavo di finale contro Hurkacz intorno alle 13.30 di giovedì. Musetti, che aveva battuto il numero uno Djokovic, aveva chiuso la sua sfida intorno alle 20.

“Sicuramente è stata una partita molto buona da parte mia. Ho provato a stare attento sulle mie cose, a essere aggressivo. Lui non era in una posizione semplice dopo aver battuto Djokovic. Non è semplice giocare tutti i giorni così, anche io avevo e continuo ad avere questo problema. Sapevo di voler essere subito aggressivo, lui è un giocatore incredibile e ieri lo ha fatto vedere. E’ finita 6-2, 6-2 ma ho dovuto salvare qualche palla break”, ha dichiarato Sinner a fine partita, confermando le difficoltà di Musetti dopo la maratona di ieri contro Djokovic.
Tra Sinner e la finale del torneo (che sarebbe la quarta del 2023 dopo Rotterdam, Montpellier e Miami) c’è ora il danese Holger Rune, che Sinner ha recentemente superato nella classifica Atp. L’azzurro ha scavalcato il danese, portandosi all’ottavo posto delle classifiche Atp e relegando Rune in nona posizione. “Sarà una sfida tremenda, con due giocatori giovani che si affrontano – ha concluso – Siamo tutti e due molto aggressivi, con due stili un po’ diversi. Sono contento di aver la possibilità di incontrarlo, spero sarà una partita divertente”. Rune si è qualificato per la semifinale sconfiggendo nei quarti il russo Medvedev in due set: 6-3, 6-4, al termine di un gara condotta dall’inizio alla fine.
La sfida a Rune

Ottavo contro nono delle classifiche Mondiali. Il quinto contro il sesto del seeding, un ventiduenne contro un diciannovenne. Il match tra Sinner e Rune nasconde tante piccole sfide. Tra i due tennisti (considerati come promesse del tennis mondiale) esiste un solo precedente: risale allo scorso anno, a Sofia, dove l’azzurro è stato costretto al ritiro sul punteggio di 7-5, 4-6, 5-2 per Rune. Ora Sinner avrà l’occasione di rifarsi. “Rune è un vero e proprio osso duro, ma non vedo l’ora di affrontarlo. Sono curioso di vedere come andrà a finire”, ha concluso Jannik Sinner.