Non c’è solo la situazione del Napoli che ha rinviato l’aggancio allo scudetto ad appassionare in Serie A, in coda la lotta è incerta e drammatica
È una stagione tremenda per la Sampdoria. Dopo molti anni di Serie A la squadra blucerchiata è a un passo dalla retrocessione.
Un destino ormai ineluttabile considerando gli ultimi risultati, soprattutto dopo la pesantissima sconfitta subita ieri a Firenze, 5-0.
Serie A, Sampdoria sul baratro
Ma non è solo la situazione tecnica della squadra a preoccupare. La società è di fatto commissariata a causa delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto già dello scorso anno il presidente Massimo Ferrero, arrestato nel pieno della scorsa stagione sulla base di una lunga inchiesta per alcuni illeciti finanziari. La società è in vendita da mesi, gestita con poche, pochissime risorse e un mare di debiti dall’attuale amministratore, Marco Lanna.
In campo la squadra fa quello che può in una incertezza assoluta. La squadra è ultima. In panchina c’è il tecnico serbo Dejan Stankovic arrivato a metà stagione al posto di Giampaolo, esonerato certo non solo per colpe sue.
Stankovic resta al suo posto
Ma anche Stankovic non è riuscito a risollevare una situazione ormai irrisolvibile che non dipende per la verità nemmeno dai giocatori. Tuttavia dopo la sconfitta di ieri, nonostante la società non lo avesse mai messo in discussione, Stankovic ha rassegnato le sue dimissioni. Un gesto di grande coerenza: “Ho dato tutto me stesso, ho fatto scelte che rifarei. La sconfitta di Firenze è una mia responsabilità e le mie dimissioni sono un atto di orgoglio ma anche di coerenza”.
La società ha preso atto della decisione di Stankovic, ma gli ha chiesto di restare al suo posto con un programma di gestione fino alla fine della stagione.
La Samp non vince dal 19 marzo, due punti nelle ultime cinque partite. Mercoledì ospiterà il Torino, lunedì prossimo sarà a Udinese e se non farà risultato la retrocessione sarà matematica.
